Un team internazionale di ricercatori ha monitorato l’effetto di diversi livelli di consumo di caffè su più di 25.000 adulti coreani. Si è scoperto che i depositi di calcio sulle pareti delle arterie coronariche (CAC) – indice per misurare l’insorgenza di aterosclerosi coronarica, che porta ad un restringimento e indurimento delle arterie e ad un aumento del rischio di coaguli di sangue – erano significativamente più bassi tra i bevitori usuali di caffè.
La differenza più grande è stata rilevata tra coloro che hanno consumato tre o quattro tazzine al giorno, dove la prevalenza di CAC è stata oltre il 40% inferiore rispetto ai non bevitori di caffè. I coefficienti complessivi relativi al valore di CAC, risultati dal confronto tra i gruppi che consumano uno, da due a tre, da tre a quattro, e cinque o più tazzine di caffè al giorno con chi non ne consuma nessuna, sono stati rispettivamente di 0,77, 0,66, 0,59 e 0,81. I dati suggeriscono che un consumo che oscilli tra le due e le quattro tazze di caffè al giorno produce gli effetti migliori sulla salute cardiovascolare. Lo studio inoltre ha affermato che i risultati si sono rivelati coerenti, anche indipendentemente da “età, sesso, stato di fumatore, consumo di alcol, stato di obesità, diabete, ipertensione e ipercolesterolemia”.
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