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Il caffè turco è il più antico dei modi di bere il caffè, ed è giunto fino ad oggi quasi immutato. Non basta però far bollire del caffè macinato con un po’ d’acqua per fare un caffè turco, ci vuole esperienza e molta attenzione. Ma il risultato ne vale la pena.

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La Filiera del caffè espresso - La degustazione del Caffè di Franco e Mauro Bazzara - Planet Coffee

IL PROCEDIMENTO

Un buon caffè turco deve essere cotto lentamente, a fuoco bassissimo, possibilmente nella caffettiera tradizionale, fatta in rame con interno smaltato in argento, con la base ampia e la sommità più stretta.
Si scalda l’acqua a 60°C e si aggiunge il caffè. Una volta aggiunta la polvere di caffè si porta la temperatura a circa 90°C, senza far bollire l’acqua. La proporzione perfetta è di 1 a 7, ossia un cucchiaio di caffè da 10 grammi per una tazzina.
Dopo un minuto si mescola una sola volta la polvere con un cucchiaio di legno e si aggiunge lo zucchero, senza togliere dal fuoco. Il caffè turco viene servito in diversi livelli di dolcezza: sade (amaro, senza zucchero), az şekerli (poco zuccherato), orta şekerli (mediamente dolce), çok şekerli (molto dolce). La versione amara e quella molto dolce non sono gusti un po’ estremi, mentre un cucchiaino e mezzo è forse la versione migliore con cui approcciarsi a questa bevanda.
Dopo 2-3 minuti da quando l’acqua è andata in temperatura il caffè viene servito nelle tazze e portato agli ospiti. Prolungare troppo l’ebollizione del caffè dà uno sgradevole sapore di “cotto” o un gusto “bruciato”, mentre farlo bollire troppo poco o ad una temperatura troppo bassa dà un caffè sottoestratto, senza sapore né aromi.

COME SI SERVE

Lo si deve lasciar raffreddare per almeno due minuti prima di berlo, così che la polvere si sedimenti sul fondo, e non lo si deve mescolare. Per berlo si deve fare attenzione ad inclinare leggermente la tazzina, poiché la polvere finissima di caffè finisce rapidamente in bocca – e non è molto piacevole.
In Turchia e in molti paesi arabi, ma anche in Grecia, viene servito nelle tradizionali tazzine con un bicchiere d’acqua fresca, da bere prima per pulire la bocca e assaporare al meglio il caffè. A Istambul la degustazione si conclude con un turkish delight, una gelatine dolce profumata alla rosa o alla frutta, che si fonde perfettamente con il gusto di caffè. Anche per il classico espresso!

Fonte: www.coffeeandnews.espresso1882.com/blog_new/how-to/caffe-turco-fai-da-te/

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