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L’anticipazione dei premiati della nuova guida Vini d’Italia 2018 oggi ci porta a scoprire i migliori vini di Calabria e Basilicata.

Meglio nella viticultura calabrese non crediamo sia mai stata fatto prima. Ma i numeri non raccontano bene come sia velocemente aumentato anche il livello qualitativo dei vini di questa regione. Sono ben quattro quelli premiati quest’anno, mai erano stati tanti, ma avrebbero potuto essere ancor di più, visto che tanti altri hanno letteralmente sfiorato l’ambito traguardo. Da notare anche che aumentano le cantine che praticano o si stanno convertendo al biologico, e giovi sapere che tutte e quattro le aziende premiate quest’anno praticano un’agricoltura di tipo ecosostenibile, in un paio di casi certificata e nel caso di Ceraudo biodinamica. Due nuove cantine si aggiudicano per la prima volta i Tre Bicchieri, quella di Roberto e Maurizio Bisconte di Saracena, il loro Mastro Terenzio ‘14 è davvero un vino monumentale per complessità e armonia. Erano ben tre quelli di Saracena in finale e siamo sicuri che il professor Luigi Viola sarà contento tanto è stato il suo impegno negli ultimi vent’anni per valorizzare i prodotti e il territorio di Saracena. La seconda è Spiriti Ebbri. Un esordio col botto per Pierpaolo Greco, Damiano Mele e Michele Scrivano, i tre giovani protagonisti della cantina di Spezzano Piccolo, che col Pecorello Neostòs ’16 hanno affascinato la commissione. Altre novità positive arrivano dal cosentino e persino dal reggino, mentre continua a rimanere preponderante il ruolo del comprensorio di Cirò da dove, grazie soprattutto al lavoro di Nicodemo Librandi, è partita la spinta propulsiva che ha messo in moto il circolo virtuoso che sta interessando la Calabria del vino negli ultimi dieci anni.

 

I vini della Calabria premiati con Tre Bicchieri

Grisara ’16 – Roberto Ceraudo
Masino ’15 – iGreco
Neostòs Bianco ’16 – Spiriti Ebbri
Terre di Cosenza Pollino Moscato Passito Mastro Terenzio ’14 – Feudo dei Sanseverino

 

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Basilicata

Le degustazioni di quest’anno ci restituiscono un’immagine sempre più a fuoco di una delle più belle regioni italiane, la Basilicata. Noi siamo da sempre innamorati dei suoi tesori d’arte, dei suoi paesaggi sconfinati e delle sue bellezze naturali, e da sempre coltiviamo un rapporto intenso e schietto con i vignaioli di questa regione. La Lucania è sempre stata una delle grandi promesse dell’enologia del Sud del nostro paese, e non parliamo solo del suo più celebre terroir, il Vulture. Questa terra è stata il terzo centro di domesticazione della vite più di 2500 anni fa, quando le ondate colonizzatrici greche vi arrivarono trovando già la coltura della vite, sulla quale innestarono il loro patrimonio di conoscenze e di varietà, che di qui si diffuse in seguito verso nord, via terra e via mare.

Finalmente oggi vediamo che quelle che fino a qualche anno fa erano promesse iniziano a tradursi in una nutrita pattuglia di vini d’eccellenza. Quest’anno, infatti, sono ben cinque le etichette da Tre Bicchieri, e soprattutto la nostra scelta è avvenuta da una rosa di ben quindici vini meritevoli di grande attenzione. Certo, il ruolo di primo attore è saldamente in mano all’Aglianico del Vulture, che sembra aver trovato in questi ultimi anni un nuovo slancio dalla Docg, ma non vanno trascurati i segnali incoraggianti che arrivano da Matera, prossima Capitale Europea della Cultura. Se a questi “fermenti” si sommasse uno spirito di maggior cooperazione tra aziende e denominazioni, cosa che la costituzione dell’Enoteca Regionale Lucana sta favorendo, si potrebbe puntare a traguardi sempre più ambiziosi. Ne sono coscienti i grandi gruppi enologici italiani, che sempre più frequentemente investono nella regione, a conferma del grande appeal dell’Aglianico del Vulture ma non solo. L’innesto di managerialità ormai sperimentate non può che giovare a questa piccola grande regione enologica, che deve parte del suo fascino proprio alla figura del vignaiolo artigiano. Ma è tempo di nuove sfide, e le aziende più strutturate e con esperienza dei mercati internazionali non potranno che riverberare nuova luce sulle realtà emergenti del territorio. Che non sono poche…

 

I vini della Basilicata premiati con Tre Bicchieri

Aglianico del Vulture Don Anselmo ’13 – Paternoster
Aglianico del Vulture Il Repertorio ’15 – Cantine del Notaio
Aglianico del Vulture Sup. Cruà ’13 – Basilisco
Aglianico del Vulture Sup. Serpara ’12 – Re Manfredi – Cantina Terre degli Svevi
Aglianico del Vulture Titolo ’15 – Elena Fucci

 

Fonte: www.gamberorosso.it/it/vini/1045826-anteprima-tre-bicchieri-2018-calabria-e-basilicata

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