È ormai un appuntamento classico per tutti gli amanti della tradizione birraria belga: Glühkriek, la birra brulé che da sempre riscalda l’inverno degli appassionati dello storico birrificio Liefmans.
È una delle usanze più radicate in tanti paesi, soprattutto in Belgio. Stiamo parlando della “birra brulé”, una tradizione invernale che ormai inizia a fare proseliti anche in Italia, nazione storicamente legata al concetto di birra “bionda e ghiacciata”.
Merito anche, forse soprattutto, di Liefmans, uno dei più antichi ed apprezzati birrifici fiamminghi, che da tempo produce la stagionale Glühkriek: una birra ideata e prodotta proprio per essere assaporata al meglio calda, per donare un piacevole tepore al corpo e allo spirito.
Glühkriek beneficia, come tutte le altre Liefmans, dell’esperienza dei mastri miscelatori belgi, che combinano Kriek di annate diverse a spezie aromatiche: il risultato è una birra dolce e acida al tempo stesso, che sprigiona intensi profumi speziati e fruttati, con i toni della ciliegia a farla ovviamente da padroni.
Aromi che vengono esaltati quando la si scalda in un pentolino, proprio come si fa con il “vin brulé”, servendola ad una temperatura compresa tra i 60 e i 70°C.
Una chicca in grado di rendere ancora più affascinante la sera della vigilia di Natale o di riscaldare il corpo dopo aver assistito ai fuochi d’artificio la notte di Capodanno, in ogni caso ottima per brindare con le persone a cui si tiene di più.
+INFO: www.liefmans.be
www.interbrau.it