Campari Group ha inaugurato oggi venerdì 19 aprile la nuova linea di imbottigliamento di Aperol presso lo stabilimento di Novi Ligure, nell’ambito di un investimento di 75 milioni di euro per l’ampliamento del sito. L’espansione aggiunge 6.500 m² ai 60.700 m² già esistenti, consolidando il sito come il principale polo produttivo a livello globale. L’evento ha visto la presenza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, oltre a rappresentanti delle istituzioni locali.
Aperol, che negli ultimi dieci anni ha visto quintuplicare la sua crescita e ha registrato record di vendite a livello internazionale, rappresenta il 24% delle vendite globali del Campari Group con un incremento del 23,1% nel 2023, mentre in Italia il marchio ha registrato una crescita dell’8,2% nel 2023.
Novi Ligure: il centro per il Made in Italy per il mondo
Dal suo avvio nel 2004, lo stabilimento di Novi Ligure ha seguito e sostenuto la crescita esponenziale di Campari Group. Nel 2009, l’aggiunta di un nuovo magazzino ha trasformato il sito in un hub logistico di portata internazionale, essenziale per la distribuzione dei prodotti del gruppo. Nel 2015, è stato inaugurato il Centro piante officinali per la gestione delle erbe utilizzate nella produzione di alcuni marchi distintivi del gruppo, mentre nel 2021 è stata lanciata una linea esclusiva per la produzione di Crodino.
Occupazione, Formazione e Sostenibilità
Nel 2023, lo stabilimento di Novi Ligure ha prodotto il 29% del totale dei volumi venduti da Campari Group, confermandosi un centro nevralgico per l’azienda sia in termini di produzione che di occupazione. Con oltre 300 persone impiegate, tra dipendenti diretti del gruppo e servizi logistici esternalizzati, di cui più di 200 sono dipendenti di Campari Group, lo stabilimento ha visto un aumento del 10% del personale fisso nel 2023. In aggiunta, i dipendenti beneficiano di corsi di formazione orientati allo sviluppo delle competenze trasversali e di leadership, rafforzando così il loro contributo all’efficienza e alla crescita dell’azienda.
Campari Group sta attivamente lavorando per aumentare la sostenibilità dello stabilimento di Novi Ligure, concentrandosi principalmente sull’efficientamento energetico. Nel 2022, lo stabilimento ha integrato un impianto fotovoltaico, un passo significativo tra i vari investimenti in sostenibilità realizzati dall’azienda. Questi sforzi hanno portato, tra il 2021 e il 2023, a un aumento dell’autonomia energetica e a una riduzione significativa del consumo di energia e delle emissioni di gas serra.
Ricetta segreta e trend analcolico
“La ricetta del Campari la conoscono solo in cinque al mondo. A noi arrivano i sacchi con le erbe disidratate con scritto ‘erbe per Campari’ ma non sappiamo di quali erbe si tratti, né da dove provengano“. Così parlando con i giornalisti Andrea Risti, responsabile dello stabilimento di Novi Ligure, durante la visita guidata all’interno della fabbrica per l’inaugurazione dell’ampliamento. “Tutto parte dall’infusione di erbe, alcol e acqua. Il Campari ha un ciclo di lavorazione di trenta giorni, quello dell’Aperol invece è più semplice, sono sufficienti sei giorni”.
Sul trend del no o low alchol si è espresso il Ceo Matteo Fantacchiotti, rispondendo alle domande di giornalisti. “E’ una tendenza molto interessante, noi abbiamo già il prodotto leader al mondo no alcol che è il Crodino, che stiamo lanciando a livello globale. Al momento la dimensione sul mercato è ancora molto bassa, ma cresce ovunque e merita attenzione. Nei prossimi dieci anni la dimensione inizierà a essere considerevole“.
+info: www.camparigroup.com/it