Campari orange è proprio il caso di dire, con l’ufficialità del trasferimento della sede legale in Olanda da parte della società milanese. La notizia è stata diramata da una nota ufficiale in data odierna, dopo che nei mesi scorsi si erano rincorsi rumors smentiti dal colosso del beverage su un possibile slittamento dell’operazione, anche per via del mutamento di scenario post Covid-19. Niente di tutto ciò, con l’offerta iniziale andata e buon fine e l’avveramento delle clausole sospensive che danno il via libera all’operazione societaria che dovrebbe perfezionarsi entro il mese di luglio.
Soddisfazione da parte di Bob Kunze-Concewitz, Ceo Campari Group: “Siamo molto felici di annunciare l’esito positivo dell’Offerta Iniziale e, pertanto, l’avveramento delle condizioni sospensive per il trasferimento della sede legale in Olanda, in linea con gli obiettivi della Società. Innanzitutto, riteniamo che la decisione dell’azionista di maggioranza Lagfin di incrementare il proprio impegno dall’importo iniziale di €76,5 milioni, annunciato al lancio dell’operazione, a oltre €250 milioni, a sostegno del buon esito dell’operazione, costituisca la piena conferma del proprio supporto di lungo termine alla strategia del Gruppo e un fortissimo segnale di fiducia riguardo alle prospettive future dell’azienda, coerentemente con le ambizioni del management.
Campari ha reso noto che al termine del periodo di offerta, sono state sottoscritte in opzione e prelazione oltre n. 30 milioni di azioni per le quali è stato esercitato il diritto di recesso al prezzo unitario di €8,376, corrispondenti al 2,6% del capitale sociale di Campari. Il regolamento delle Azioni Recedute sottoscritte in opzione e prelazione, così come quello delle Azioni Residue a carico della Società è subordinato al perfezionamento dell’Operazione. Sebbene il termine per la liquidazione delle azioni oggetto di recesso previsto dalla legge sia di 180 giorni dall’esercizio del diritto di recesso (i.e. il 26 settembre 2020, calcolando tale termine dall’inizio del periodo di recesso), la Società farà il possibile per procedere alla liquidazione subito dopo l’efficacia dell’Operazione.
Il socio di maggioranza Lagfin S.C.A., Société en Commandite par Actions (Lagfin), a conferma del proprio supporto di lungo termine alla strategia e alle prospettive del Gruppo e a sostegno del buon fine dell’Operazione, ha esercitato i propri diritti di opzione e il diritto di prelazione per l’acquisto di Azioni Recedute per un controvalore pari a complessivi €251,3 milioni (corrispondente a n. 30 milioni di azioni calcolato sulla base del prezzo unitario di recesso di €8,376). Tale importo risulta significativamente incrementato rispetto all’importo oggetto dell’impegno assunto da Lagfin (pari a €76,5 milioni) alla data di annuncio dell’operazione (18 febbraio 2020) e confermato nel mese di maggio 2020, anche grazie al positivo andamento delle quotazioni delle azioni Campari che ha ridotto la differenza tra prezzo di recesso e prezzo di mercato.
Campari rende altresì noto che, nel contesto dell’operazione annunciata da Lagfin con comunicato del 17 giugno 2020, sono pervenute alla società revoche dei recessi per oltre n. 8,2 milioni di Azioni Recedute (le Revoche), pari allo 0,7% del capitale sociale. Il Cda di Campari, ha confermato di accettare le Revoche in quanto nell’interesse della Società e idonee a ridurre il potenziale esborso e costo a carico di Campari per la liquidazione delle azioni oggetto di recesso, il totale dei recessi, al netto delle Revoche, ammonta a circa n. 37,8 milioni di azioni. Le Azioni Recedute che residuano al termine dell’Offerta Iniziale e la cui liquidazione resta a carico della Società sono pari a complessive circa n. 7,7 milioni Azioni Recedute (le Azioni Residue), per un controvalore complessivo pari a circa €64,7 milioni, cui consegue un costo potenziale per la Società pari a circa €5,2 milioni calcolato come differenza tra il valore di liquidazione del recesso e il prezzo corrente di mercato moltiplicato per le Azioni Residue. In considerazione del numero di Azioni Residue e in linea con quanto da ultimo comunicato il 21 maggio 2020, il Consiglio di amministrazione della Società ha quindi deciso di revocare l’assemblea straordinaria del 26 giugno in quanto non più necessaria.
Con riferimento alle altre condizioni sospensive a cui è subordinato il perfezionamento dell’Operazione, la condizione sospensiva relativa al fatto ‘che nessuna entità governativa di una giurisdizione competente abbia approvato, emesso, promulgato, attuato o presentato qualsivoglia provvedimento che abbia l’effetto di vietare o rendere invalida, o estremamente gravosa, l’esecuzione della ridomiciliazione’ è alla data odierna avverata. Il Cda di Campari ha pertanto ritenuto che alla data odierna le condizioni sospensive al perfezionamento dell’Operazione siano verificate e per il periodo intercorrente sino alla data del suo perfezionamento, ha deliberato di rinunciarvi, così come consentito dalla delibera dell’Assemblea straordinaria del 27 marzo 2020. È previsto che l’Operazione possa perfezionarsi entro il mese di luglio 2020. La data prevista per la stipula dell’atto notarile olandese-dal cui perfezionamento decorrerà la data di efficacia dell’Operazione-sarà comunicata ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili.
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