Non si diventa leader indiscussi, in un settore dinamico come quello del beverage, per caso. Campari continua a confermarsi faro d’avanguardia ed esempio di duttilità, presentando le nuove edizioni di due delle inziative di maggior successo degli ultimi tempi. Studio costante e un occhio di riguardo per le giovani generazioni sono le chiavi per essere, rimanere e dominare al top.
DOPPIA ANIMA – Campari Truck e Wild Turkey Campus, due dimensioni parallele che respirano le stesse idee, ma le declinano in modo diverso. La prima con un approccio didattico, dedicata a chi vuole avvicinarsi al mondo della mixology da novizio o vuole affinare conoscenze già assorbite: il responsabile operativo sarà Daniele Montorfano, che descrive il tutto come “un progetto itinerante, per arrivare a tutti. Campari ha una sola sede a Milano, di solito sono i bartender che vengono da noi. Per tre mesi invece saremo noi a girare l’Italia muoverci verso gli appassionati”. Sarà la terza edizione di questa università su ruote, con un focus particolare sul sud del Belpaese, una sorta di percorso dello stivale al contrario, e la chiusura a Milano, la città simbolo di Campari. “Avremo inoltre un’impostazione sempre più interattiva, sia personalmente che mediaticamente, con app, sponsorizzazioni e pubblicità. Una maggiore connessione che si estenderà oltre le lezioni, per scambiare pareri e collegare i feedback con i trainer”.
RAPPORTO UMANO – Imparare, certo, ma anche instaurare amicizie e rapporti lavorativi che potranno un giorno sfociare in comunione di intenti professionali. Lo sa bene, e lo racconta, il supervisore della Campari Academy e del Truck, Aldo Bruno Russo: “Oltre all’apporto divulgativo, le ore al Truck sono un’occasione per creare fiducia, che è forse l’aspetto più importante. Un trainer diviene consigliere e amico, per esperienza e non per superiorità. Ritroviamo molti allievi che diventano professionisti”. Lo scorso anno il richiamo del tour attirò quasi seimila appassionati, nel 2019 se ne prevedono almeno mille di più. Il Truck sarà momento per apprezzare tutti i prodottidella gamma Campari con masterclass dedicate, tenute dai bartender di riferimento dell’azienda, come Marianna Di Leo per Tequila Espolon, e Jonathan Di Vincenzo per Rum Appleton.
CAMPUS – Torna anche la seconda edizione del Wild Turkey Campus, esperienza totale riservata a dieci bartender selezionati da Campari per vivere quattro giorni in un ambiente che riproduce fedelmente la campagna del Kentucky, dove il celebre bourbon è prodotto dal guru Eddie Russell. Alle porte di Lecco è stato ricreato l’habitat naturale del tacchino selvatico, nel quale i partecipanti si cimenteranno in attività del quotidiano USA vero: lezioni di tiro, barbecue, chitarrate, notti in tenda. “Il campus è ben più esperienziale”, racconta Russo, “racconta la vita che fli operatori dedicano a un brand, rappresenta la realtà. Permette di capire cosa c’è dietro a un prodotto, per chiarezza e esperienza diretta, testimonia la passione e a volte la sofferenza di chi crede in un progetto”. E come lo stesso Russell spiega, “non serve a dire che abbiamo il prodotto migliore del mondo, di certo è l’unico con questo amore dentro. Per noi i bartender sono i primi ambasciatori, trasmettere più educazione e competenza è un bene per tutti. Non sono molte le aziende che lo permettono”. Totalizzante, emozionante, educativa, per alimentare quella che è diventata una vera e propria community, la Wild Turkey Family.
ALTRI TEMPI – Cambiano così i tempi del marketing e dell’educazione al prodotto di un colosso che non smette di innovarsi. E fa tutta la differenza del mondo, specie per chi cavalca i banconi del bar da una vita. Chiedere ad Antonio Parlapiano, celebre proprietario del Jerry Thomas Project di Roma e senior trainer del Campus insieme ad Andrea Dracos e Luca Casale: “Ai miei tempi formarsi era molto più dispendioso in termini di energie, c’era da viaggiare, scoprire e soprattutto sbagliare. Il Campus è un’esperienza che va incontro ai bartender e permette loro di evitare errori che in passato sarebbero stati all’ordine del giorno”. Passa da qui la continua evoluzione di Campari, confermata dalla partnership d’eccezione con ALMA, l’accademia di alta formazione culinaria di Colorno fondata da Gualtiero Marchesi, con focus su argomenti che già volgono al futuro: mixology a tavola e bere responsabile. Non si diventa leader per caso.
Gustavo Calì responsabile Campari Academy presenta il Truck 2019
Marianna Di Leo e Jonathan Di Vincenzo alla presentaione Campari Academy Truck 2019
www.youtube.com/watch?v=Q5rV5K0W7hc