Tempo di trimestrale per Campari che come altri competitor del beverage soffre l’effetto Covid-19 sui conti pubblicati, dopo un inizio anno estremamente positivo che aveva segnato l’avvio del 2020. Un andamento che riflette l’impatto iniziale da COVID19 che ha colpito soprattutto il mercato italiano a partire da marzo, influenzati anche da una base di confronto sfavorevole in un trimestre a bassa stagionalità.
In data 5 maggio 2020 il Cda di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato le informazioni finanziarie aggiuntive al 31 marzo 2020. La pandemia sta attualmente generando un elevato livello di incertezza per via della sua espansione geografica, dell’entità delle restrizioni sul canale on-premise e dei diversi programmi di riapertura che i vari governi stanno ipotizzando di implementare, con conseguenti impatti sulle abitudini dei consumatori. Per quanto riguarda il breve termine, l’impatto complessivo sui risultati del Gruppo per l’anno in corso rimane incerto e difficile da valutare, mentre in ottica futura Campari prevede una performance maggiormente impattata nel 2° trimestre e all’inizio del 3°, periodo di picco di consumi stagionale per il business degli aperitivi a elevata marginalità. Con la graduale revoca delle misure restrittive nei vari mercati, e stanti le attuali condizioni di visibilità, l’impatto negativo è atteso gradualmente diminuire nella restante parte dell’anno.
Il CEO di Campari Bob Kunze-Concewitz ha dichiarato. “In questo periodo di elevata incertezza e difficoltà, la nostra priorità chiave rimane garantire la sicurezza delle nostre persone e dei nostri business partner. Inevitabilmente, il nostro business sta affrontando difficoltà nel breve termine. In quanto organizzazione fortemente agile, stiamo intraprendendo azioni rapide per ridurre i costi e preservare la liquidità, rimanendo focalizzati sulle nostre priorità di lungo termine. Perciò stiamo accelerando i nostri programmi di trasformazione digitale e di sviluppo di e-commerce per rafforzare ulteriormente le capacità digitali dell’intera organizzazione. Continuiamo ad attuare la nostra strategia di m&a focalizzandoci su opportunità di brand-building di lungo termine. Infine, punto di importanza rilevante, il nostro profilo finanziario rimane molto solido. Guardando al lungo termine, restiamo fiduciosi sull’andamento positivo dei consumi e sulle opportunità di crescita del nostro business. Continueremo a sfruttare la forza e la resilienza dei nostri brand e del nostro business, assicurandoci di essere saldamente posizionati e pronti ad accelerare il nostro ritmo di crescita non appena la domanda dei consumatori ritorni a livelli di normalità. Confermando il nostro impegno quali creatori di brand orientati al lungo termine, rimaniamo concentrati e fortemente coinvolti sull’opportunità rappresentata dal canale on-premise con il nostro portafoglio di brand distintivi, fermamente convinti che l’esperienza sociale di consumo fuori casa e la convivialità rimangano momenti essenziali nello stile di vita dei consumatori”.
I risultati del primo trimestre in sintesi vedono le vendite attestarsi a €360,2 milioni, in flessione organica pari al -5,3%. Variazione totale pari al -2,7%, considerati gli effetti cambi e perimetro positivi. L’EBIT rettificato è pari a €47,9 milioni, facendo registrare un calo del 35,3%, in gran parte dovuta a una base di confronto sfavorevole (+15,4% e aumento del margine di +100 punti base nel primo trimestre 2019) nonché a un minore assorbimento dei costi fissi, amplificato in un trimestre a bassa stagionalità. L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è pari a €34,7 milioni (-45,7%), utile ante imposte pari a €30,6 milioni, in calo del -51,6%. La posizione debitoria finanziaria si attesta a €887,1 milioni al 31 marzo 2020, in aumento di €109,7 milioni rispetto a €777,4 al 31 dicembre 2019, frutto principalmente dovuto all’acquisizione del distributore francese Baron Philippe de Rothschild France Distribution S.A.S., oltre all’acquisto di azioni proprie. Solida la posizione finanziaria, con disponibilità liquide combinate con le linee di credito e il nuovo finanziamento ammontano complessivamente a oltre €1,9 miliardi.
A seguito della comunicazione del 17 aprile 2020 inerente l’avvio di una negoziazione in esclusiva per l’acquisizione di Champagne Lallier, Campari ha annuncia oggi la firma dell’accordo. Il corrispettivo è pari a €21,8 milioni per l’80% del capitale azionario della Società, soggetto ad aggiustamento di prezzo, l’acquisizione sarà finanziata con risorse disponibili e sarà pagata utilizzando cassa. Mr. Francis Tribaut proseguirà nel suo ruolo di managing director di Champagne Lallier, il perfezionamento dell’operazione è previsto nel terzo trimestre 2020.
In Borsa a Piazza Affari la quotazione del titolo appare stabile, con un leggero rialzo a metà giornata a +0,44% a 6,88 euro per azione.
INFO: www.camparigroup.com