Si consolida ancora una volta il connubio tra Campari, il design e l’arte che da sempre è stata fonte di ispirazione per il brand e ne ha segnato e affermato la sua iconicità. In occasione della Milano Design Week 2022, Camparino in Galleria, lo storico locale milanese con affaccio su Piazza Duomo e Galleria Campari, l’iconico museo del brand, omaggiano l’artista Fortunato Depero, che ha forgiato le sorti di Campari, attraverso una esposizione dedicata all’artista proprio presso lo storico locale, celebrando inoltre l’anniversario dei 130 anni dalla nascita di Depero.
Dal 6 al 12 giugno, infatti, saranno diverse le occasioni in cui si potrà ammirare questa contaminazione tra il mondo mixology e l’arte. Galleria Campari vestirà le vetrine del Camparino in Galleria esponendo le opere di Design ispirate al celebre artista, incorniciandole in una vetrofania particolare pensata appositamente per l’evento milanese. Un contrasto tra diverse forme geometriche e il bianco e il nero, tipico dell’artista che ha reso grande la storia dell’arte e del brand stesso. L’allestimento accompagnerà il Camparino per tutta la settimana del Design fino all’inaugurazione della mostra Depero Campari – Il bianco e nero a colori prevista per il 21 giugno presso Galleria Campari.
Il Camparino in Galleria sarà quindi anche il palcoscenico per le opere più iconiche ispirate all’artista futurista. Sei oggetti per dare vita a un’esperienza ricca di storia, arte e design, come il Vaso a siluro Campari; la Scatola con coperchio ‘Totem’; lo Shaker Campari, e il Cilindro portabottiglie, oggetti disegnati da Matteo Thun negli anni Ottanta – Novanta. Saranno esposti anche due Pupazzi pubblicitari Campari realizzati negli anni Ottanta da Giovanni Sacchi, designer, progettista e artigiano del legno.
Anche dietro al bancone del Camparino in Galleria la contaminazione tra il marchio Campari e l’artista prenderà forma attraverso la proposta di un cocktail inedito pensato per deliziare gli ospiti e celebrare l’artista: si tratta infatti di una polibibita, in pieno stile futurista: una miscela sorprendente a base di Campari e Kombucha all’ibisco nata dall’estro e creatività di Tommaso Cecca – Store Manager e Head Bartender di Camparino in Galleria.
A tal proposito, durante la serata di lunedì 6 giugno, a partire dalle ore 18:00, grazie al supporto di Zero Milano (www.zero.eu), il media di riferimento per il beverage e il divertimento nelle città, si terrà un vernissage party per prendere visione delle opere di design e per godere del signature cocktail ideato da Camparino in Galleria per l’occasione.
La celebrazione dell’iconico artista non termina qui, infatti, a partire da mercoledì 22 giugno presso Galleria Campari sarà visitabile la mostra Depero Campari – Il bianco e nero a colori per festeggiare il 130° anniversario dalla nascita di Fortunato Depero e la collaborazione decennale tra Campari e l’artista, creando così un percorso di visita in cui verrà esposto il materiale presente in archivio insieme ad alcune opere iconiche prese in prestito. L’obiettivo è quello di creare un percorso immersivo alla scoperta dell’artista tra arte e iconicità.
Un appuntamento da non perdere che Camparino in Galleria e Galleria Campari offrono alla città di Milano e non solo.
GLI OGGETTI DI GALLERIA CAMPARI ESPOSTI AL CAMPARINO IN GALLERIA
Scatola con coperchio Campari – ‘Totem’ – colori, Matteo Thun (Bolzano, 1952)
Contenuto:
1 bottiglia Bitter Campari
1 Bottiglia Cordial campari
Set di Coppette impilabili
Totem è stata realizzata da Matteo Thun negli anni Ottanta-Novanta. Questa preziosa scatola è prodotta in metallo e caratterizzata esternamente da litografie ispirate alle opere futuriste di Fortunato Depero. Utilizzata come scatola regalo per occasioni speciali, la box contiene una serie di originali coppette in plexiglass da aperitivo che terminano con un coperchio a punta.
Shaker Campari, Matteo Thun (Bolzano, 1952), designer, 1987
Contenuto:
1 bottiglia Bitter Campari
1 Shaker
La confezione rappresentata, con la sua forma e le decorazioni, richiama il quadro pubblicitario “Squisito al seltz” di Fortunato Depero del 1926, simbolo del sodalizio artistico con Davide Campari. Lo shaker decorato in oro, prodotto da Alessi per Campari e disegnato da William Morris, ha anch’esso un chiaro richiamo al futurismo con il coperchio a “Cappellino” tipico delle rappresentazioni deperiane. Uno shaker a forma di V che assicura una presa perfetta durante l’agitazione (shaking) o il versamento (pouring).
Sketch preparatorio di studio per la realizzazione dello shaker in vetro.
Cilindro portabottiglie Campari, anni Ottanta
Questo elegante astuccio realizzato per contenere una bottiglia di Bitter Campari è caratterizzato dalle decorazioni esterne riproducenti soggetti futuristi di Fortunato Depero. Nello specifico la grafica “Davide Campari & C. Milano” del 1928 in cui una sagoma in movimento innalza un bicchiere di Campari.
Vaso a siluro Campari, Matteo Thun (Bolzano, 1952), designer, 1987
Il Vaso bomba realizzato da Thun nel 1987 è un vaso in ceramica bianca con rappresentazioni della grafica “Frecce” del 1928 di Fortunato Depero.
Normalmente offerto all’interno della scatola regalo “Bang” il prodotto di design è stato ideato con una forma insolita caratterizzata da una base “a margherita” e il coperchio a punta arrotondata.
Pupazzi pubblicitari Campari, Giovanni Sacchi, anni Ottanta
Giovanni Sacchi, modellista per designer, architetti e aziende, ha realizzato negli anni Ottanta due sculture in legno riproducenti celebri disegni di Fortunato Depero per Campari. Uno è composto da un omino stilizzato di chiara matrice futurista, il cui corpo richiama in più parti il tema del cono, ovvero la forma della bottiglia del Campari Soda, e la lettera C di Campari. Il secondo si ispira ad una grafica pubblicitaria dell’artista, anche in questa scultura ritroviamo il richiamo alle forme di Campari Soda e la citazione al prodotto. Fortunato Depero, già negli anni 20-30 del 1900 produceva queste sculture in legno colorate come supporto alla visibilità dei prodotti da proporre ai consumatori.
A PROPOSITO DEL CAMPARINO IN GALLERIA
Il Camparino in Galleria è lo storico locale fondato nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano da Davide Campari. Il locale venne aperto di fronte al Caffè Campari, l’esercizio che Gaspare Campari, padre di Davide e creatore dell’omonimo bitter, aveva fondato nel 1867. Entrato fin dalla nascita nel cuore dei milanesi e simbolo stesso dell’aperitivo per la città, il locale ha festeggiato nel 2015 i suoi primi 100 anni di storia. Nell’autunno del 2019, dopo un restyling degli spazi, si ripresenta al pubblico con un’identità e un’offerta rinnovate, tese a consacrarlo come punto di riferimento a livello internazionale per gli amanti della mixology e dell’innovazione gastronomica. Nel 2021, Camparino entra a far parte dei 50 World’s Best Bar occupando la posizione n.27 del ranking internazionale.
FB / IG @camparinoingalleria
A PROPOSITO DI GALLERIA CAMPARI
La Galleria Campari, aperta nel 2010 in occasione dei 150 anni di vita dell’azienda, è un museo aziendale di nuova concezione: uno spazio dinamico, interattivo e multimediale, interamente dedicato al rapporto tra il marchio Campari e la sua comunicazione attraverso l’arte e il design.
Il progetto nasce nell’ambito della riscrittura architettonica e funzionale dello storico stabilimento di Sesto San Giovanni, fondato da Davide Campari nel 1904. Tra il 2007 e il 2009 il complesso è stato interamente trasformato, con un progetto dell’architetto Mario Botta, per la realizzazione dei nuovi Headquarters del Gruppo Campari e del museo aziendale.
www.campari.com/it/inside-campari/campari-gallery