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Se ne parlava da tempo, ora è ufficiale. E’ partito il restyling del Camparino in Galleria, storico luogo di nascita dell’aperitivo milanese e vera icona cittadina della Milano da bere. Il Camparino è stato fondato nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II da Davide Campari, ha festeggiato nel 2015 i suoi primi cento anni di storia, aperto di fronte al Caffè Campari, l’esercizio che Gaspare Campari, padre di Davide e creatore dell’omonimo bitter, aveva fondato nel 1867.

Entrato fin dalla nascita nel cuore dei milanesi e simbolo dell’aperitivo all’ombra della Madonnina, una meta sinonimo di eccellenza, con frequentazioni di personaggi importanti del calibro di Carlo Cattaneo, Camillo Ranzoni, Arrigo Boito, gli scapigliati, Marinetti e i futuristi. Il Camparino vedrà nelle prossime settimane interventi di ristrutturazione al piano superiore e un restauro conservativo allo storico “Bar di Passo” al piano terra. Un progetto di ristrutturazione che sarà curato dall’architetto Piero Lissoni, architetto e designer di fama mondiale che con lo studio Lissoni Associati, realtà multidisciplinare con sede a Milano, ha sviluppato numerosi progetti d’architettura, interni e industrial design. I lavori trasformeranno in maniera rivoluzionaria gli spazi e l’arredamento del piano superiore, per valorizzarli e renderli più fruibili, mentre il “Bar di Passo” al piano terra sarà invece oggetto di un restauro conservativo teso a rivalorizzarne la storia ultracentenaria, che affonda le proprie radici nei canoni estetici dell’Art Nouveau, diffusa a quel tempo in tutta Europa. Rimarranno intatti lo stile e l’atmosfera dell’epoca che caratterizzano il locale, dalle decorazioni, agli intarsi e le geometrie dei suoi arredi in pieno stile liberty, vere e proprie gemme realizzate agli inizi del secolo scorso dall’ebanista Eugenio Quarti, dal pittore Angelo D’Andrea e da Alessandro Mazzucotelli, mastro ferraio, un patrimonio artistico prezioso riportato allo splendore originale.

I locali che affacciano sulla Galleria, saranno invece rimodellati per essere completamente dedicati a un’offerta di mixology e dining di alto livello, che ha l’ambizione di affermarsi come innovativa e distintiva nel panorama milanese. Una ristrutturazione in stile Campari, per riportare al centro la funzione del Camparino in Galleria come vero punto di riferimento a livello internazionale per gli amanti della mixology e dell’innovazione gastronomica. Del resto proprio al Camparino è andata in scena l’atto finale della Campari Asian Bartender Competition, evento di rilievo prima di questa ristrutturazione, che dovrebbe concludersi entro l’estate. Il Gruppo Campari dallo scorso anno è tornato a gestire direttamente il locale, c’è molta attesa per la realizzazione definitiva di un progetto che di fatto è già partito da lontano affidando le chiavi del locale a un barmanager di livello come Tommaso Cecca che ha subito interpretato lo stile red passion.

Camparino in Galleria
Allegra Errani – Integrated Communication Manager

INFO: www.camparigroup.com

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