Secondo la Canadean, società specializzata nei servizi di informazione per l’industria delle bevande, nel primo semestre del 2009 le vendite di birra nell’Europa occidentale sono diminuite di oltre il 4%, l’equivalente di 580 milioni di litri. Le bevande alcoliche, nella loro totalità non se la sono cavata molto meglio (diminuzione di poco meno del 4%), mentre i prodotti lattiero-caseari e le bevande analcoliche hanno contenuto la diminuzione entro l’1%. Le bevande calde hanno, infine, registrato un piccolissimo aumento.
Le vendite di birra hanno sofferto un netto calo in quanto i consumatori in tutti i paesi europei, colpiti dalla crisi economica, hanno ridotto le occasioni di consumo fuori casa (bar, pub e ristoranti). In alcuni mercati, inoltre, l’introduzione del divieto di fumo nei locali pubblici e l’aumento del prelievo fiscale sulle birre hanno amplificato questa situazione di crisi, come nel caso specifico dell’Olanda, dove l’aumento delle accise ed il divieto di fumare nei bar hano comportato un calo di ben il 9% delle vendite di birra nel primo semestre del 2009.
I volumi delle bevande analcoliche hanno meglio tenuto. Anche per loro la recessione ha inciso particolarmente sulle vendite nel canale Horeca, ma gran parte di questo volume si è spostata ai supermercati. La birra, invece, in quanto maggiormente consumata fuori casa, non è stata in grado di recuperare interamente sugli altri canali. Anzi è probabile che, rimanendo di più a casa, i consumatori abbiano preferito le bevande calde come il tè e il caffè. Queste bevande, oltretutto, sono anche più economiche e, quindi, nella situazione di crisi se la sono cavata meglio
I volumi delle bevande analcoliche hanno tenuto bene, ma non in termini di valore, dal momento che i consumatori hanno dovuto stringere il loro bilancio familiare. I consulenti della Canadean hanno rilevato che le private label della grande distribuzione hanno avuto una performance migliore rispetto ai prodotti di marca in tutti i mercati, con l’eccezione del Belgio, Finlandia, Svezia e Grecia. Gli Hard discount sono fiorenti in questo periodo di recessione e hanno ampliato la loro rete in tutte le regioni europee, perfino nelle Isole Canarie dove in passato non si conoscevano questi punti di vendita
Il prossimo trimestre (quello estivo) sarà il più influente per le vendite delle bevande e le prestazioni nel mese di luglio, agosto e settembre detteranno in effetti il rendimento globale dell’intero anno. Le alte temperature nei mesi estivi potrebbero comportare un importante recupero dei volumi. Gli analisti della Canadean prevedono un miglioramento marginale del volumi delle bevande commerciali nella seconda metà del 2009, anche perché esso si confronta con il secondo semestre 2008 che aveva già sofferto lo scoppio della tempesta finanziaria. Per la fine dell’anno la caduta delle vendite di birra è prevista entro il 3%, mentre le bevande analcoliche dovrebbe finire l’anno con una leggerissima diminuzione
+INFO: Canadean’s Quarterly Beverage Tracker, contact Debra Richards on tel: +44 (0)1256 394224.
INFOFLASH/CANADEAN
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