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Battuta d’arresto, per ora, per la candidatura del rito dell’espresso italiano presso UNESCO, nonostante lo splendido risultato in città delle “porte aperte” istituite anche a Trieste per la giornata nazionale del caffè espresso di sabato 26.

 

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Lo scorso sabato, infatti, si è vista una grande attenzione da parte dei cittadini nei confronti delle torrefazioni che hanno preso parte all’iniziativa e, con diverse attività, hanno contribuito anche ad un’ulteriore raccolta delle firme per la candidatura.

Tra queste la Bazzara che ha promosso l’idea proponendo un corso gratuito dedicato a “Un viaggio nel caffè attraverso i sensi”, ovvero un’introduzione per coffee lover all’affascinante mondo della sensorialità nel caffè. Con la partecipazione di un bel gruppo di amanti della bevanda, che si sono addentrati nell’analisi sensoriale come dei sommelier di caffè, Andrea e Marco Bazzara hanno guidato i corsisti verso un “addestramento” dell’olfatto e del gusto per riconoscere le molecole di profumo presenti in una tazza di espresso. Al termine del corso poi, un piccolo momento ludico con il contest sul riconoscimento alla cieca di vari odori che ha portato la vincitrice a ottenere il nuovo libro CoffeExperts come premio: per tutti i partecipanti un cadeau in caffè da portare a casa come ricordo.

È stata un’occasione molto bella, importante e da ripetersi quanto prima” commentano Andrea e Marco Bazzara, “non solo per il grande interesse che questo corso ha stimolato, ma anche perché finalmente si è visto il comparto caffeicolo unirsi in tutta Italia e procedere compatto con il fine di fare fronte unito e promuovere la candidatura del nostro amato espresso”.

 

CoffeExperts di Andrea e Marco Bazzara

 

Candidatura che non ha però avuto l’esito che ci si sarebbe augurati dopo il grande lavoro e il grande coinvolgimento dedicato.

Naturalmente speravamo in un risultato diverso”, commentano Franco e Mauro Bazzara, Presidente e CEO dell’azienda, “da anni la Bazzara è in prima fila con i suoi libri, con la divulgazione durante la partecipazione alle fiere, con i comunicati stampa e articoli, con l’Academy per promuovere il caffè come prodotto della tradizione Made in Italy. Anche perché in poche città nel mondo si respira il grande amore e la passione che noi triestini abbiamo per questo prodotto, tanto unico quanto affascinante. Aver perso questa candidatura, certo da un lato sembra vanificare 7 anni di duro e intenso lavoro da parte del promotore, il conte Giorgio Caballini di Sassoferrato (assieme a quanti, noi compresi, ci hanno creduto partecipando in questa avventura) ma così non è, e deve invece darci maggiori stimoli affinché la prossima volta si arrivi al riconoscimento.

Se forse degli errori ne sono stati fatti,” continuano i due fratelli, “sicuramente si è mancato di maggior unità, forse in troppo pochi abbiamo sostenuto questa candidatura e questa nota naturalmente va all’intero territorio nazionale, serviva più partecipazione da parte di grandi nomi italiani ma non solo. Andava diffusa maggiormente questa grande occasione, ognuno per quanto gli competeva”.

 

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Good things take time, le cose belle richiedono tempo, quindi non ci si perda d’animo e restiamo uniti, ritentando nuovamente l’anno prossimo di portare a casa questo risultato e appoggiando con vigore e più numerosi questo progetto di grande rilevanza per il nostro settore e per la tradizione italiana”.

 

+info: www.bazzara.it

Scheda e news:
Bazzara s.r.l.

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