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Cantina Kaltern: terza edizione del progetto “Opera d’Arte” con  Cabernet Sauvignon


Sarà il Cabernet Sauvignon il nuovo protagonista del kunst-stück di Cantina Kaltern. Il vino è stato scelto da tempo: una piccola e preziosa selezione di Cabernet Sauvignon prodotto da Cantina Kaltern in un vigneto situato a circa 250 metri s.l.m.

 

 

C’è già anche il nome, kunst.stück (in italiano: “opera d’arte“): un nome fortemente allusivo che sta ad indicare come ogni annata privilegi con il suo alternarsi di sole, vento, piogge un determinato vitigno. E nel 2015 è stato proprio il Cabernet Sauvignon a interpretare in modo più completo quella lunga stagione calda. Ora manca solo l’etichetta: per la sua creazione Cantina Kaltern bandisce un concorso di idee rivolto ad artisti emergenti. A loro il compito di svolgere il tema “Un vino di mondo, di casa a Caldaro“, trasformando in segno grafico quel mondo magico che vive attorno alle sponde del Lago e che riesce a far convivere culture diverse, carattere mediterraneo e freschezza alpina, luogo ospitale da decenni anche per vitigni che vengono da lontano, come il Cabernet, simbolo del Bordeaux.

 



 

Il bando per gli artisti è aperto da oggi fino all’8 aprile 2018, modalità e dettagli per la partecipazione sono riportati in: www.kellereikaltern.com/it/vini-lago-caldaro/notizie/concorso-di-idee-kunststueck-2015/. Le etichette d’arte pervenute saranno esaminate da una giuria interna all’azienda e una selezione delle stesse verrà pubblicata sul sito di Cantina Kaltern. Qui saranno gli utenti – “wine lovers” e non – a votare la loro “etichetta del cuore“, decretando così il vincitore del concorso. Per conoscere poi il kunst.stück Cabernet Sauvignon 2015 Riserva si dovrà attendere l’autunno 2018, quando mesi e mesi di bottiglia avranno integrato tra loro le varie componenti del vino, prodotto solo in 2015 magnum, stesso numero dell’anno di produzione. Con questo nuovo vino Cantina Kaltern inanella la terza  perla di una collezione “d’arte” che due anni fa ha selezionato il Pinot Bianco 2014 di una piccola parcella proprio sulle sponde del Lago, che fu vestita dall’etichetta dell’architetto altoatesino Claudio Paternoster, per poi proseguire l’anno successivo con il Kalterersee 2016, impreziosito dalla proposta dell’art director e visual designer milanese Stefano Mandato.

 

 

CANTINA KALTERN

 

La Kellerei Kaltern – Caldaro nasce nel 1992 o meglio tra il 1906 e 1908. È infatti frutto della fusione, avvenuta nel 1992 tra due delle cantine storiche del territorio – la Bauernkellerei (Cantina dei contadini) e la Jubiläumskellerei (Cantina del Giubileo). A Caldaro ci sono quasi mille viticoltori, la maggior parte di essi possiedono meno di un ettaro. Da qui il principio fondativo e vitale del  produrre in cooperazione. Il territorio dell’Alto Adige è stato parte delle proprietà degli Asburgo dal 1363 e durante gli anni di Francesco Giuseppe la Cantina divenne fornitore ufficiale della corte di Vienna. Lo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1919 l’Alto Adige diventa di fatto parte del territorio Italiano, seguito dalla seconda, mutò radicalmente l´essenza stessa della zona e dei suoi scambi commerciali. Fu solo dagli anni cinquanta del secolo scorso che i vini di Caldaro si riaffermarono come prodotto di prestigio per l’esportazione. Negli anni ottanta il mercato del vino era profondamente cambiato, il vino non era più una mera fonte di calorie extra per il duro lavoro dei campi ma era diventato un fenomeno. Caldaro fu una delle prime zone vinicole italiane a prendere atto dei gusti dei consumatori orientandosi verso una politica qualitativa estrema. Iniziò così una progressiva riduzione della resa per ettaro che passò dai 200 quintali per ettaro agli odierni 75. Tutti i suoi vini incarnano un sano e disinvolto piacere del bere, e narrano la gioia di vivere che contraddistingue questo territorio unico. Cantina Kaltern è oggi, con i suoi 650 soci ed i loro 470 ettari di vigneto, la più importante interprete della Schiava versione Lago di Caldaro (Kalterersee Doc) e una delle voci più significative della viticoltura dell’Alto Adige.

 

+INFO:

www.kellereikaltern.com/it/

 

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