Sono trascorsi 70 anni da quel 1952 in cui 129 agricoltori di Valdobbiadene gettarono le fondamenta di un modello di impresa che si sarebbe poi rivelato vincente: la Cantina Produttori di Valdobbiadene.
Erano trascorsi pochi anni dalla fine del secondo conflitto, particolarmente aspro da quelle parti, dove molti toponimi terminano con “della battaglia”. A quell’epoca, dell’uva non si sapeva che farne e il vino – e soprattutto il Prosecco – era ben lungi dall’essere il prodotto glamour che è diventato in questi ultimi decenni.
Quei 129 soci fondatori, contadini dell’Italia del Dopoguerra, videro nell’unione in forma di cooperativa l’unica opportunità di crescita e di ricostruzione del territorio. Il tempo ha dato loro ragione: oggi la Cantina è una delle prime 50 aziende italiane del vino e una delle realtà più rappresentative della tradizione originaria del Prosecco, presente in grande distribuzione con il marchio Cantina Produttori di Valdobbiadene e nella ristorazione con il marchio esclusivo Val D’Oca. I soci sono diventati 600 e si prendono cura quotidianamente di 1000 ettari di vigneti distribuiti nelle tre denominazioni del Prosecco, con una particolare concentrazione nei territori considerati l’eccellenza della DOCG Valdobbiadene: Cartizze (un decimo dell’estensione totale appartiene ai soci della Cantina) e le Rive (la Cantina possiede vigneti in 9 delle 43 Rive riconosciute ufficialmente dal disciplinare nell’estate 2019).
Scelte imprenditoriali coraggiose e lungimiranti hanno traghettato la Cantina verso un futuro da impresa 4.0. Negli ultimi anni è stato realizzato il completo aggiornamento tecnologico del reparto di ricezione delle uve, pressatura, flottazione, vinificazione e presa di spuma ovvero tutte le fasi fondamentali per la gestione ottimale dei grandi quantitativi di uve che i soci conferiscono alla Cantina in periodo della vendemmia. Lo sforzo tecnologico è proporzionale alla volontà di rendere sempre più efficiente il processo produttivo, valorizzando al meglio l’eccellenza enologica del territorio con gli strumenti e la visione di una grande azienda del settore vitivinicolo, che proprio grazie alla sua natura di cooperativa è riuscita a raggiungere questi importanti traguardi.
Nell’ultimo esercizio 2020 – 2021 il fatturato è salito da 47 a oltre 56 milioni di euro e la produzione aumentata da 13 a 15,8 milioni di bottiglie.
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2022: UNA NUOVA IMMAGINE
Nel suo 70° anniversario, l’azienda debutta a Verona, in occasione di Vinitaly, con un’immagine rinnovata, risultato di un importante lavoro di restyling svolto in collaborazione con l’agenzia SGA Wine Design, già artefice del riposizionamento di primari brand del settore vinicolo. L’obiettivo è di trasmettere in modo più incisivo l’identità e il posizionamento dei due marchi: Cantina Produttori di Valdobbiadene e Val D’Oca, lo specialista del canale horeca. Senza perdere il vissuto storico e i valori identitari, anzi valorizzandoli, i due brand diventano più attuali e proiettati al futuro, aperti ai mercati internazionali, dove la Cantina già esporta il 30% della sua produzione.
I brand rinnovati debuttano al Vinitaly con il restyling della linea Scudi per Cantina Produttori Valdobbiadene e della gamma Millesimati per Val D’Oca, inizio di un percorso che gradualmente investirà tutte le linee di prodotto.
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L’ETICHETTA CELEBRATIVA DALLE RIVE DEL VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG
Tra i territori di eccellenza da cui arrivano i vini della Cantina vi sono le Rive. Si chiamano così i pendii scoscesi che vengono considerati i “cru” del Prosecco Superiore. Le pendenze raggiungono inclinazioni tali da rendere impossibile la meccanizzazione. Sono microterritori che prendono il nome dalla frazione in cui si trovano e, pur a poca distanza, si differenziano notevolmente per conformazione del terreno ed esposizione. Differenze che sono chiaramente percepibili nell’assaggio al calice. Oggi l’azienda è il maggior produttore di Prosecco Superiore della categoria Rive nella grande distribuzione, con 3 etichette a marchio Cantina Produttori di Valdobbiadene (Rive di Colbertaldo, di Guia e di Col San Martino). E la quarta debutterà a Verona in occasione di Vinitaly 2022 per celebrare il 70° anniversario: sarà il Rive di San Giovanni, dal toponimo della frazione in cui ha sede la Cantina.
Con il marchio Val D’Oca sono in commercio altre tre Rive dedicate in esclusiva al canale ristoranti e hotel (Rive di Colbertaldo, di Santo Stefano e di San Pietro di Barbozza).
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IL SECONDO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Con un evento dedicato, martedì 12 aprile alle ore 11:00 presso la Sala Respighi del Palaexpo di Verona Fiere, la Cantina presenta il secondo Bilancio di Sostenibilità.
La mission dell’azienda, fin dai suoi primordi, è la volontà di operare per valorizzare al meglio il lavoro dei soci, trasformando le loro uve in vini di alta qualità, per generare valore da condividere, garantendo anno dopo anno una equa remunerazione, con una crescita economica costante proveniente da una gestione responsabile del territorio, come testimoniato dall’ottenimento a febbraio 2022 del Premio AGRIcoltura100, promosso da Confagricoltura e Reale Mutua per valorizzare il contributo dell’agricoltura alla sostenibilità. La Cantina è risultata prima assoluta tra oltre 2100 aziende agricole italiane esaminate.
La qualità è il fil rouge dalla vigna al calice: da un lato, i 1000 ettari di vigneto, tutti certificati SQNPI (agricoltura integrata) e distribuiti nelle tre denominazioni – DOCG Conegliano Valdobbiadene, DOCG Asolo e DOC Treviso – hanno una particolare concentrazione nelle zone più rinomate, come il Cartizze e le Rive, considerate queste ultime come i “cru” del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; dall’altro, l’impegno corale, sostenuto costantemente da politiche di aggiornamento e da importanti investimenti in vigna e in cantina, con tecnologie e metodi produttivi d’avanguardia, che consentono di esprimere nelle bottiglie il massimo potenziale e le caratteristiche specifiche di ogni singolo territorio.
+info: www.valdoca.com
www.cantinaproduttorivaldobbiadene.com
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