La Valpantena è una valle laterale della Valpolicella, appena usciti da Verona si apre un mondo, paesaggi vitati salendo verso i monti Lessini. Nell’era della geo-localizzazione Valpantena da ormai 60 anni è diventata sinonimo di vino di qualità, grazie all’azione della Cantina Valpantena che porta avanti il nome e un legame molto forte con il territorio. “Vendiamo il nostro territorio, la nostra è una responsabilità sociale importante- spiega Luigi Turco, Presidente della Cantina Valpantena dal 2009 – sicuramente tra gli obiettivi c’è la massimizzazione delle rendite ai soci, ma ci piace sostenere qualsiasi tipo di iniziativa che si sviluppa nel territorio, di carattere sociale, sportiva e culturale”. Nel 1958 i soci decisero di dare vita alla cooperativa Valpantena, favoriti anche dalla legislazione dell’epoca che ha consentito a un gruppo di persone di crescere insieme all’amore per la terra e per il territorio. Una realtà cooperativa con numeri importanti, circa 9,5 milioni le bottiglie prodotte, di cui il 60% prende la via dell’estero, 250 soci viticoltori e di 110 olivicoltori, che nel 2003 si sono uniti dando vita a una realtà attiva sia nel vino che nell’olio, con circa 780 ettari di vigneto lavorati e 110 di olivo. L’eleganza dicono che sia il tratto distintivo dei vini della zona della Valpantena, che si è messa in mostra giovedi 1 marzo a Milano nella presentazione ufficiale alla stampa di settore della linea “Il Brolo dei Giusti”, ideate per la ristorazione di qualità. Brolo dei Giusti di fatto è un’azienda all’interno della cooperativa, con tanto di autonomia e di bilancio, come spiegato dal Direttore di Valpantena Luca Degani. “Per i 60 anni avevamo voglia di stupire i nostri soci e i nostri clienti con un progetto che potesse dare ulteriori soddisfazioni. Andremo a selezionare le migliori uve per dare dei prodotti di nicchia, una sorta di limted edition che vedrà la linea Brolo dei Giusti prodotta solo nelle migliori annate e per fare tutto questo la creazione di una società agricola, controllata al 100% da Cantina Valpantena, è stata una conseguenza naturale”.
Si tratta di un appezzamento più grande di 13 ettari, e due più piccoli, di 3 e 2,5 ettari, tutti siti in Valpantena, in cui sono coltivate le varietà tipiche della Valpolicella. La filastrocca dei vitigni della zona, Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, allevati con impianti in parte a pergola ed in parte a guyot. Il vigneto principale presenta le caratteristiche di un vero e proprio “brolo”, toponimo della cultura contadina che indica un campo protetto da siepi, alberi di ulivo e marogne, i tradizionali muretti a secco della Valpolicella. Come il Clos francese, anche Brolo dei Giusti è un unico vigneto, racchiuso e prezioso.
Brolo dei Giusti verrà realizzato solo nelle annate migliori, si parte con l’annata 2011 di Amarone DOCG e con il millesimo 2013 di Valpolicella Superiore DOC, prodotti rispettivamente in 8.000 e 12.000 pezzi, tutti numerati a mano. Le bottiglie sono serigrafate, anziché etichettate, per poter rimanere integre nel percorso del tempo di affinamento di questo vino, con il logo che raffigura un contadino che si siede sulla “marogna” e che contempla i campi dopo il lavoro. I tappi sottoposti a controllo individuale con il gas cromatografo metteranno al riparo dai difetti legati al sughero.
All’anteprima milanese un pubblico attento e selezionato ha potuto degustare questi due nuovi vini insieme alle creazioni delle chef Giancarlo Perbellini. Una nuova azienda posizionata tra la Valpantena a la Val Squaranto, nel cuore delle denominazioni classiche veronese che rappresenta la migliore espressione di questi territori con un grande rispetto dell’ambiente nei 18 ettari lavorati. “Questa linea – continua il Presidente Luigi Turco – nasce nel sessantesimo anniversario di Cantina Valpantena e rappresenta il punto di arrivo di un percorso di crescita qualitativa che ci ha portati ad essere uno degli attori principali della denominazione, a livello internazionale. Quando si decide un nome non è mai semplice, qualche anno fa un libro ha raccontato la nostra storia con la presenza negli ultimi venti secoli di grossi appezzamenti gestiti prima dai religiosi e poi da famiglie nobiliari. Una di queste presenti erano i Giusti, quindi abbiamo voluto rimarcare il senso della continuità con una storia di 20 secoli, mettendo accanto il termine Brolo, che sta a significare una campagna delimitata racchiusa da dei muri”. E parlando di continuità ce n’è stata davvero molto nella degustazione di varie annate di Amarone Torre Del Falasco portato a Milano per l’occasione, una degustazione condotta dal giornalista eno-gastronomico Pierluigi Gorgoni insieme al Direttore della Cantina Valpantena. “La gestione diretta dei vigneti – racconta Luca Degani – ci ha permesso di sperimentare tecniche colturali avanzate come la confusione sessuale e eliminare il diserbo chimico a favore di lavorazioni meccaniche del sottofila, mentre per quanto riguarda l’appassimento delle uve abbiamo investito molto in tecnologia per avere dei processi di ventilazione coerenti con la nostra produzione”. In degustazione l’Amarone della Valpolicellla DOCG: 80% Corvina Veronese, 10% Corvinone e 10% Rondinella,viti allevate a Pergola. Rese intorno ai 100 quintali per ettaro, terreni di tipo calcareo argillosa con un profilo altimetrico dai 50 ai 250 metri sul livello del mare.
DEGUSTAZIONE VERTICALE AMARONE VALPOLICELLA DOCG- TORRE DEL FALESCO- ANNATE 2012-2012-2010-2008-2006-2004-2000-1997
2012 Annata passata da 4 stelle per il Consorzio, non ha dato particolari problemi con una produzione abbondante ma con qualche fenomeno di stress idrico, sempre abbastanza delicato considerata la fase dell’appassimento da effettuare gestito con ventilazione e geo-umidificazione. Tannino polveroso, quasi screpolato, una bella rappresentazione di eleganza dei vini tipici di Valpantena.
2010 Annata difficile per la Valpolicella, con 1.400 mm di pioggia caduti all’avvicinarsi del periodo di raccolta. Naso più complesso con sentori che virano sulla ruggine, nota alcolica maggiore al palato comunque ben bilanciata e graduale, grazie a una persistenza dove il contrasto tra l’amaro e il dolce è aiutato da un residuo zuccherino mai stucchevole che aiuta a pulire la bocca.
2008 Forse l’annata un po’ più squilibrata della batteria, ce l’avevano preannunciato i degustatori, qualche problemino su alcune delle bottiglie proposte, naso un po’ chiuso e un’acidità troppo spiccata sinonimo comunque di particolare sanità e freschezza delle uve.
2006 Livello maturazione e terzierizzazione più controllato, tensione e amalgama in un’annata difficile che rendono il millesimo 2006 uno dei vini tra i più affascinanti assaggiati in batteria. Giro di boa più sulle tostature, bocca tonica e leggera nota vegetale mai verde, texture più calda ma mai bruciante, bella complessità.
2004 Grande annata, al naso sentori di frutta matura, sciroppo di ciliegia, profumi che sembrano muoversi sul balsamico, grande continuità, un palato con un residuo più zuccherino.
2000 Bella annata come partenza, grappoli vigorosi, meteo equilibrato, caldo e acqua al momento giusto sicuramente annata ben equilibrata che si ritrova anche nel bicchiere. Naso che sprigiona pietra focaccia e polvere da sparo, in bocca il del vino freme e ha una sua energia ed espressione struttura lunga finale più sfaccettato.
1997 Vino ancora in coerenza che fa quasi stupore, non siamo a forse a fine corsa ma sembra di essere appena saliti sulla giostra dell’Amarone che afferma uno stile di emanazione del territorio balsamico, frutto sotto spirito, ritorna la ruggine, medicinale con note iodate. Persistenza e salivazione che denotano equilibrio nella pianta.
I vini di Cantina Valpantena sono distribuito in Italia da Fratelli Rinaldi, in vendita anche nei negozi di Cantina Valpantena a Quinto di Valpantena, San Giovanni Lupatoto, Verona-Borgo Milano, Buttapietra, Lazise ed Almè (BG).
Il prezzo in cantina per la linea Brolo dei Giusti è di 47 Euro per l’Amarone e 22 Euro per il Valpolicella Superiore.
INFO: www.cantinavalpantena.it www.brolodeigiusti.it