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La Cantina Valpolicella Negrar, che ha il suo quartiere generale a Santa Maria di Negrar, ha chiuso il bilancio al 31 luglio 2010 con un fatturato di 24 milioni di euro, ad un livello pressoché equivalente al precedente esercizio, nonostante la crisi globale ha fatto sentire di più i suoi effetti sull’economia del settore. Ai soci è stata garantita una buona liquidazione, il 36 per cento del fatturato, pari a 8,6 milioni di euro. La resa delle uve è stata di 15 mila euro per ha (su un totale di 580 ha) con un prezzo medio di euro 1,130 centesimi.

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“Quella che potrebbe sembrare una situazione di stallo va letta come un risultato del tutto positivo – spiega Daniele Accordini, direttore della Cantina – visto che il 2009 è stato l’anno in cui la crisi economica ha davvero fatto sentire i suoi effetti sui mercati mondiali”. “Siamo riusciti a contenere l’ondata negativa del mercato – commenta Luigi Galvani, presidente della Cantina – grazie a una sapiente politica di riposizionamento dei prodotti che ha visto privilegiare Amarone e Recioto, vini sempre più apprezzati dai consumatori di tutto il mondo. Il mercato ha premiato la nostra azione commerciale e siamo quindi riusciti a mantenere i prezzi nonché ad aumentare la nostra presenza, oggi arrivata a 26 Paesi tra Italia ed estero, registrando conferme positive in mercati “storici” come Svizzera e Canada, un ulteriore aumento di vendite in Norvegia, Svezia e Danimarca e, con grande soddisfazione, un leggero aumento sul mercato italiano, nonostante questo sia stato probabilmente segnato più di altri dalla crisi”.

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I due vini rossi d’eccellenza della Valpolicella destano molto interesse sul mercato internazionale perché rispondono alle richieste di qualità e al gusto di un’ampia fascia di pubblico che, oltre ai consumatori tradizionali, comprende sempre più giovani. “Per questo – conclude Accordini – la Cantina Valpolicella Negrar ha deciso di aumentarne la produzione e d’investire in due anni 4 milioni di euro, totalmente finanziati dalla Cantina, per la costruzione di nuovi locali interrati per l’affinamento di Recioto e di Amarone. Quest’ultimo, ricordiamo, è da sempre il vino d’eccellenza della Cantina, che lo ha prodotto per prima – come testimonia la bottiglia di Amarone del 1939 preziosamente conservata nella sede di Negrar – e che continua ad esserne la più grande azienda produttrice gestendone l’intera filiera”.

+INFO: www.larena.it/stories/Economia/225074__fatturato_stabile_alla_cantina_negrar/

CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

L’azienda cooperativa orienta e coordina oggi l’attività di oltre 200 viticoltori per un totale di 500 ha di vigneto, tutti presenti nella zona collinare della Valpolicella Classica, a nord ovest di Verona.La coltivazione, volta al massimo rispetto dell’ambiente naturale e alla salvaguardia delle vocazioni e biodiversità, viene indirizzata a particolari produzioni consentendo la vinificazione di singoli vigneti e selezioni. La cantina esprime al meglio la propria competenza enologica acquisita nel corso del tempo con la produzione di varie tipologie di Amarone, Recioto e Valpolicella. La gamma si allarga poi a vini Soave, Bianco di Custoza e Bardolino di elevata qualità, prodotti dalla collaborazione storica con soci produttori presenti in queste altre famose zone vinicole veronesi.La produzione globale della Cantina Valpolicella Negrar supera oggi gli 8 milioni di bottiglie all’anno, risultanti da oltre 60.000 quintali di uva mediamente conferita, per una capacità di cantinamento pari a 100.000 ettolitri. +info: www.cantinanegrar.it

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