Antica Hirpinia Società Agricola Srl

La storia di Antica Hirpinia si lega a stretto giro con il paese dove sorge, Taurasi, in Irpinia, capoluogo vinicolo della Campania e cuore dell’omonimo areale di produzione DOCG.

Da sempre riferimento vinicolo della regione, Taurasi è stata, per lungo tempo, centro di produzione e commercio del vino, come testimoniato da antichi documenti risalenti al XII secolo.

Alla fine dell’800 si rivela un incremento della produzione e nella commercializzazione del vino, nella valle del Calore, tanto da indurre l’apertura della linea ferroviaria Avellino – Rocchetta S. Antonio (inaugurata il 27 ottobre 1895), anche conosciuta come Strada del Vino. G L’attività commerciale a Taurasi divenne così fiorente, che molte famiglie cominciarono a dedicarsi esclusivamente alla commercializzazione di vino.  I-L

LA PRIMA CANTINA SOCIALE

Negli anni Trenta, i commercianti dell’epoca cominciano a sentire l’esigenza di una cantina con macchinari moderni, dove convogliare le uve dei diversi conferitori, quindi, il Consorzio per la Viticoltura di Avellino nel 1932 acquisì un terreno a Taurasi dell’estensione di 8000 mq. La costruzione di un enopolio aveva lo scopo di valorizzare il prodotto ed apportare beneficio all’economia locale, ma lo scarso spirito di cooperazione face fallire il progetto. Fu nel 1959 che nacque la prima cantina sociale O

Purtroppo fu chiusa dopo pochi anni perché, nonostante gli sforzi fatti, i produttori locali rimasero legati alla produzione familiare e non acquisirono lo spirito cooperativistico alla base di tale iniziativa.

E FINALMENTE …ANTICA HIRPINIA

Nel 1972 fu aperta una seconda Cantina Sociale, la sede storica della cantina Antica Hirpinia. L’Enopolio di Taurasi tuttavia l’ultima annata di lavorazione fu il 1979, a causa dello scarso senso di cooperazione. Negli anni Novanta fu poi rilevata e gestita da una cooperativa di 165 soci conferitori. La storia dell’azienda, però, si caratterizza da un primato importante: aver prodotto la prima bottiglia di Taurasi DOCG. Infatti l’11 marzo 1993, il Taurasi diviene per decreto Ministeriale, uno dei pochissimi vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La prima bottiglia di Taurasi, a fregiarsi di questa denominazione, è prodotta dalla cantina Antica Hirpinia, come testimonia la fascetta di Stato, che contraddistingue tutti i vini DOC e DOCG, n° AAA 000 0001 posta sul collo della bottiglia, ancora gelosamente custodita. P

Tuttavia è nel 2016 che avviene la vera e propria svolta: nuovi investimenti e l’implementazione dell’organico, con l’intento di produrre vini identificativi del territorio, veri e propri cru.

Attualmente l’azienda Antica Hirpinia consta in un’area di circa 6000mq deputata alla vinificazione e all’elevazione in legno dei vini, dove in una barriccaia termoclimatizzata, carati, barrique di rovere francese e botti grandi si affiancano a moderni macchinari per la vinificazione. La sala degustazione, attigua ad una cucina ben attrezzata, è anche un punto di ristoro, con l’agriturismo “Antica Hirpinia”. Presso il punto vendita aziendale è possibile acquistare i vini dell’azienda trattenersi per una degustazione.

 

I VIGNETI

Lo staff tecnico monitora costantemente i vigneti dei conferitori, verificando la qualità durante il periodo vegetativo della pianta, indirizzando le pratiche in vigna e selezionando la produzione, al momento della vendemmia. Le uve provengono da diversi vigneti, tutti allevati secondo le indicazioni dell’agricoltura sostenibile. Il Fiano è prevalentemente coltivato a Lapio, dove viti centenarie si affiancano a nuovi impianti, mentre le uve Greco provengono dalla parte bassa di Montefusco, dove i terreni a medio impasto argillosi, permettono al vitigno la massima espressione varietale. Coda di Volpe e Falanghina, coltivate in Irpinia, prediligono le altitudini di 250/300 mt slm di Venticano e Pietradefusi.

L’Aglianico, vitigno principale per la produzione del rosso Aglianico, Taurasi, Rosato e base spumante, trova dimora a Venticano e Pietradefusi, insieme a vigneti storici di Taurasi e Fontanarosa, caratterizzati da medie altitudini, e vigneti di Montemarano e Castelfranci, tipici per le notevoli escursioni termiche e il tardivo periodo di vendemmia. La Falanghina del Beneventano, da vigneti posti alle pendici del Monte Taburno è caratterizzata dalla sua spiccata freschezza, grazie alle altitudini dei siti, ben espositi e variabile tra i 400 e i 450 mt slm.