Sembra infatti che il termine cappuccino prenda il nome dal frate dell’ordine dei cappuccini Marco da Aviano, inviato nel 1683 dal Papa a Vienna con l’obiettivo di convincere le potenze europee ad una coalizione militare contro i Turchi che la stavano assediando. Riconosciuto come il salvatore dell’Europa dal pericolo musulmano, pare sia stato lui ad aver inventato il cappuccino: durante il soggiorno in città il religioso -si dice- entrò in un caffètteria, ma non riuscendo a bere il caffè così forte, chiese qualcosa per addolcirlo. “Kapuziner!” esclamò un cameriere vedendo lo strano intruglio di latte bevuto dal frate..
Alessandro Marzo Magno, storico, giornalista e autore del libro “Il genio del gusto – Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo, così spiega “A Vienna i frati cappuccini hanno sempre avuto una grande importanza, basti pensare che tutti gli Asburgo sono stati sepolti nella loro cripta. E vero anche che il nome cappuccino deriva dal colore della tonaca dei frati, anche Eduardo De Filippo nella commedia Questi Fantasmi lo definisce “color del manto di monaco”. Prove della sua invenzione non ce ne sono, come in tutta la storia gastronomica, ma quello che è certo è che il kapuziner deve essere stato inventato con panna. Il latte infatti entra negli usi solo fra Otto e Novecento, prima non si beveva ed era solo un ingrediente per fare burro, formaggi o altro. Probabilmente il primo cucchiaio di aggiunta fu della panna. Da kapuziner a cappuccino, in italiano, e sostituendo la panna con il latte, il passo è stato breve”.
Fonte: www.coffeeandnews.espresso1882.com/blog_new/lifestyle/la-forse-vera-storia-del-cappuccino/