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Si festeggia oggi 6 aprile il Carbonara Day, una ricorrenza sempre più social per celebrare uno dei piatti più apprezzati della tavola italiana. Un evento giunto all’8^ edizione fortemente voluto dai pastai di Unione Italiana Food, che mette insieme appassionati e buongustai sul piatto di pasta più amato, replicato e discusso al mondo. La ricetta della carbonara quest’anno compie 70 anni, venne infatti pubblicata per la prima volta in Italia nel 1954 sulle pagine del periodico La Cucina Italiana. Un compleanno speciale da festeggiare, con uno sguardo al passato, uno al futuro e un focus al rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina.

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La carbonara rappresenta il piatto della Rinascita, che segna l’uscita dalla guerra e l’inizio del boom economico– il commento di Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food-È sinonimo di libertà e le tante versioni in tutto il mondo di questo piatto ne sono la prova. L’equazione della Carbonara perfetta è una sfida che appassiona milioni di foodies e chef di tutto il mondo. Abbiamo voluto organizzare questa ricorrenza per andare oltre l’idea di ricetta ideale. La pasta ha così successo nel mondo perché è buona e versatile ed esistono ottime Carbonare che includono anche ingredienti alternativi. Così come il mondo, questa ricetta è bella perché è varia: l’importante è godersi il piatto, meglio se in compagnia”.

Secondo il rapporto dell’Accademia Italiana della Cucina è la ricetta più interpretata all’estero. C’è chi è fedele all’originale, chi propone variazioni sul tema e chi la stravolge. In principio furono aglio, gruviera e pancetta, la prima ricetta pubblicata in Italia 70 anni fa, per raccontare la storia di un piatto simbolo, le cui origini sono incerte, che ha acquistato fama e successo in Italia e nel mondo e che vede nella città di Roma il suo epicentro. Raccontare le origini della carbonara significa raccontare la storia delle abitudini alimentari degli italiani. Un percorso che ha portato a quella che oggi definiamo la ricetta classica, con pasta, guanciale, uova, pecorino e pepe, anche se la storia della carbonara è molto più dettagliata, con tanto di due libri al seguito: “La Carbonara non esiste” di Alessandro Trocino e “La Carbonara perfetta” di Eleonora Cozzella.

Risale al 1950 la prima citazione in assoluto è in un articolo del quotidiano La Stampa. Il contesto è la Festa de’ Noantri di Trastevere che ospitò papa Pacelli, Pio XII. L’autore cita, tra i tanti ristoranti, “Ceseretto alla Cisterna”, il cui oste accolse per primo gli ufficiali americani giunti in Trastevere in cerca degli spaghetti alla carbonara. Nel 1954 la rivista “La Cucina Italiana” pubblica la ricetta numero 288, “Spaghetti alla carbonara”, all’interno della rubrica “Ricetta richiesta”, sollecitata da un lettore. C’è l’aglio (che va schiacciato e tolto), c’è il formaggio “gruviera” e c’è la pancetta. E nello stesso anno se ne occupa il New York Times e l’Ente italiano del turismo.

Per i puristi esiste solo una maniera per farla e 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe. Gli innovatori invece non pongono limiti alle reinterpretazioni di questa ricetta. La carbonara è il piatto che vanta più imitazioni nella storia della gastronomia recente: il New York Times cita in un articolo di Ian Fisher “Pasta Carbonara, an Unlikely Stand-In” un anonimo storico secondo il quale ci sarebbero 400 versioni di carbonara in giro per il mondo. Da un’indagine condotta da Astra Ricerche su un campione di 1.000 italiani (18-65enni) emerge che 7 su 10 conoscono gli ingredienti necessari, considerando come imprescindibili guanciale (e, con una discreta tolleranza, pancetta), uova, pecorino o parmigiano e pepe. 6 italiani su 10 si dichiarano fedeli alla ricetta classica, non manca un certo estro interpretativo: 1 italiano su 5 (soprattutto uomini) si avventura nelle “diversamente carbonare” con un ingrediente fuori dagli schemi: panna (6.5%) o latte (3.1%), peperoncino (5.2%), prezzemolo (4.4%), pomodoro (3.8%). C’è chi utilizza il prosciutto al posto del guanciale (3.5%) o componenti ‘veg’ (funghi 2.5%, pisellini 2.2%, zucchine 2.1%).

Un evento anche social questo compleanno speciale in occasione dell’8° #CarbonaraDay con l’hastag ufficiale #Carbonara70. Per partecipare all’evento virtuale le regole sono semplici: il 6 aprile, a partire dalle ore 12 basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #Carbonara70 e cimentarsi nella propria versione in dirette video, condividere opinioni, foto e consigli su Instagram, Facebook e Twitter. L’anno scorso ne hanno parlato oltre 1 miliardo di pasta lovers e i pastai italiani , con grande soddisfazione per Unione Italiana Food per celebrare il piatto di pasta più goloso sui social per chiedere a tutto il mondo di condividere la propria versione della “carbonara”.

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