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Tripletta spagnola a Milano: non si parla di Europei, dove le Furie Rosse, più pallide del solito, dovranno giocarsi l’accesso agli ottavi contro la Slovacchia. Lo scenario è in realtà quello dell’ospitalità milanese, nella quale La Casa Iberica è da anni protagonista, e si conferma con l’apertura del terzo locale.
Frutto dell’idea del madrileno Jacobo Barreiro, La Casa Iberica è la vetrina per eccellenza della cultura enogastronomica spagnola a Milano: con particolare attenzione al mitico jamòn de Bellota, il prosciutto di maiale iberico nutrito con ghiande, le degustazioni offerte ruotano attorno alla tradizione iberica, sia per prodotti che per tecniche e nozioni, dal taglio alla conservazione e alla stagionatura. Già di per sé una ricetta vincente, che impenna ancora di più se mescolata con l’allure di esclusività e stile che negli anni la Casa Iberica ha saputo costruirsi, forte anche di location mirate e riconosciute: design pulito e improntato a toni caldi, tavoli in legno, sedute slanciate e va da sé, ritmo latino dalle casse.
Dopo il successo dei locali in Porta Venezia e in Brera, divenuti centri di frequentazione della vita notturna milanese, Casa Iberica ha messo a segno la terza apertura, in un altro dei poli mondani di Milano: in via Celestino IV, alle spalle delle Colonne di San Lorenzo che da sempre si fanno passerella dell’hospitality, a ridosso delle bellezze delle basiliche di San Lorenzo e Sant’Eustorgio. La formula non cambia, ma a differenza delle prime due insegne, che puntano sul prosciutto e sulle tapas di qualità, in Colonne sarà possibile provare anche la celebre paella tradizionale, ulteriore chicca di ricercatezza e identità.
A sostegno dell’attività di Barreiro si conferma la presenza fondamentale di San Miguel, brand birrario leader per consumi e apprezzamento in Spagna, che va a integrare la già ricchissima carta di vini autoctoni di Casa Iberica, con le proprie proposte storiche: dalla celeberrima Mahou Cinco Estrellas, la lager più bevuta in patria, equilibrata con luppolo accattivante, fino alla Alhambra Reserva, più rotonda e corposa. A queste va poi ad aggiungersi l’immancabile sangrìa, a sua volta parte dell’offerta San Miguel: soluzioni perfette per accompagnare il gusto inconfondibile e suadente dello jamòn: finché si tratta di locali di gusto, e non di campi di calcio, viva España!
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