Nel tardo pomeriggio di venerdì 2 dicembre scorso, presso l’Enomuseo Toso si è svolta la presentazione del numero di dicembre della rivista di enogastronomia intitolata Barolo & Co, da 34 anni presente sulle scene dell’informazione vitivinicola.Casa Toso e Barolo & Co hanno unito l’impegno per celebrare i positivi risultati che la rivista sta poco per volta riconquistando nel contesto del settore vitivinicolo ed enogastronomico e per sottolineare il ruolo sempre più autorevole che l’azienda Toso sta acquisendo nella realtà produttiva piemontese.
Per Barolo & Co si è trattato di una delle prime iniziative di presentazione dopo che è cambiata la proprietà (passata Vignaioli Piemontesi) ed è stata rinnovata da direzione (affidata a Giancarlo Montaldo). A queste novità sono seguite la profonda revisione dell’impostazione editoriale che ha trasformato la rivista in un vero strumento di approfondimento e anche il radicale rinnovamento della veste grafica.
I contenuti del fascicolo di dicembre
L’incontro del 2 dicembre scorso a Casa Toso si è aperto con la presentazione dei temi trattati da Barolo & Co nel fascicolo di dicembre, in particolare la speciale attenzione dedicata ai cosiddetti “vini aromatici”: le originalità del Moscato d’Asti, gli elementi preziosi della Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, l’origine precisa dei vitigni aromatici piemontesi, il fascino e l’orgoglio dei “sorì del Moscato” e, infine, l’eleganza dello Strevi.
Poi, gli altri temi del mondo del vino, l’Aglianico del Vulture come vino ospite, gli approfondimenti dell’annata 2016 e i temi dei mercati BRIC. Molto spazio è dedicato ai prodotti alimentari, il Castelmagno, il porro, la cioccolata, la cognà e le proprietà culinarie di timo e ginepro. Infine, le rubriche enoturistiche raccontano le originalità di Mondovì e dintorni, il fascino delle vigne di città e le curiosità dei Musei del Castello di Magliano Alfieri.
Per le altre rubriche rimandiamo al sito della rivista: www.baroloeco.it
L’anteprima dei brindisi
A conclusione della presentazione, sono diventati protagonisti i vini e le golosità gastronomiche. Il brindisi di fine anno, anticipato di qualche settimana, ha avuto come protagonisti alcuni Moscato d’Asti di piccoli produttori del territorio unitamente a una curiosità di Casa Toso ovvero la prova sperimentale del cosiddetto “Asti secco”, particolarmente apprezzata dai presenti (giornalisti collaboratori di Barolo & Co, produttori, ristoratori e altri operatori economici e turistici).
Hanno accompagnato i vini alcune proposte gastronomiche di differente stile: da un lato, il Panettone al Moscato della prestigiosa Casa Albertengo di Torre San Giorgio (CN) e, poi, tante gustose curiosità salate, dai classici salami cotti e crudi, alle focacce farcite, alla salsiccia dalla Nocciola Piemonte IGP, alle tartine con le acciughe a quelle con gorgonzola e noci.
INFOFLASH/TOSO
Fondata nel 1910, la Toso SpA è un’importante struttura produttiva con una riconosciuta specializzazione per gli spumanti e i vermouth, con particolare riferimento allo storico Vermouth di Torino. La produzione aziendale si completa con i vini del territorio, dai bianchi Gavi, Piemonte Cortese e Langhe Arneis ai rossi derivanti dai vitigni autoctoni regionali come Barbera (Barbera d’Asti e Piemonte Barbera) e Nebbiolo (Barolo, Barbaresco e Langhe Nebbiolo). www.toso.it
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