Marchesi de’ Frescobaldi, il gruppo vitivinicolo toscano celebre in tutto il mondo per i prestigiosi vini di qualità, ha registrato…
Trentodoc Altemasi Pas Dosé (Chardonnay 60% – Pinot Nero 40%)è la novità Cavit di quest’anno che va ad aggiungersi alla…
Santa Margherita Gruppo Vinicolo anche quest’anno conferma il suo trend positivo di crescita con un fatturato consolidato che raggiunge quota…
Con un fatturato complessivo che sfiora i 6 miliardi di euro, il vino e l’olio si confermano anche nel 2012…
Ancora una volta Manaresi di Zola Predosa premiata al Concorso Internazionale Packaging del Vinitaly di Verona, dove sarà presente dal…
Il mercato del vino è sempre più internazionale e anche la kermesse enologica veronese, Vinitaly 2013, accende i riflettori sul…
Cina protagonista a Vinitaly 2013, con una delegazione del Ministero del Commercio per la prima volta in missione ufficiale a…
A Vinitaly il Chianti Colli Fiorentini presenta una novità nell’etichetta che, a partire dall’annata 2012, caratterizzerà le bottiglie dei soci…
La vendita del vino on line come ricetta anticrisi e conquista del mercato internazionale è un tema molto attuale, che…
Fatturato 2012 in leggera crescita per i produttori altoatesini, che guardano al prossimo Vinitaly con ottimismo soprattutto per le potenzialità…
Lunedì 8 aprile RobilantAssociati, società di Brand Advisory e Strategic Design leader del mercato italiano, organizzerà un convegno (ore 15.30,…
Una format tutto da vivere quello di Vinitaly & the City, il fuori salone organizzato per domenica 7 aprile dalle…
Anche quest’anno l’Istituto di Tutela Vini marchigiani conferma la presenza alla 47^ edizione di Vinitaly, con una nutrita rappresentanza di…
Tra le più giovani e promettenti realtà della produzione vinicola marchigiana spicca CasalFarneto, che sarà presente al Vinitaly, in programma…
Bosco Viticultori, la cantine appartenente al gruppo Vi.V.O. – Cantine Viticoltori Veneto Orientale s.a.c., si prepara all’imminente kermesse del vino…
Non sarà una serata come tutte le altre quella del prossimo venerdi 19 aprile per Gianfranco Soldera. Non sarà una…
E’ stata presentata a Palazzo Pirelli, presentata la collettiva lombarda che parteciperà a Vinitaly, alla presenza del Presidente della Giunta…
Per alcuni versi può sembrare strano ma, il concetto di distribuzione del vino attraverso un Dispenser automatico, può realmente dare…
Rendere sostenibile l’intero processo produttivo: il futuro del vino ed il suo successo tra i consumatori passano anche da qui.…
Il 2012 in Casa Toso a Cossano Belbo è stato un anno all’insegna della stabilità, sulla stessa linea degli esercizi…
Freixenet si presenta oggi sul mercato con una sempre più ampia gamma di pregiati cava. Dopo aver consolidato nel mercato i più noti Cordon Negro e Carta Nevada, abbiamo selezionato dei prodotti innovativi per caratteristiche e di alta qualità, offendo così nuove opportunità ai consumatori italiani. Il tradizionale Cordon Negro viene proposto anche in un’innovativa versione Cordon Negro Mini da 20cl. La stessa qualità della bottiglia da 75, racchiusa in una comoda bottiglia monodose il cui prodotto deriva dall’affinamento in bottiglie da 75 per essere travasato prima della spedizione. Questo formato andrà incontro a nuove esigenze di consumo offrendo la qualità propria del cava, a differenza delle più comuni bottiglie in formato mini prodotte normalmente con Metodo Charmat. Sempre in versione da 20cl, Miniblack è un cava leggero, fresco e fruttato presentato in una bottiglia dal design moderno e all’avanguardia che la rende perfetta per i locali ricercati e di stile.
Al via i preparativi di Vinòforum, la manifestazione capace di riunire a Roma le migliori aziende vitivinicole italiane e internazionali…
Dopo essere entrato nel Guinness dei primati per la sesta volta, con lo spritz più grande del mondo, il barman…
Sarà un Vinitaly denso di iniziative quello che coincide con il quarantesimo anniversario per la Denominazione Colli Berici. Riflettori puntati…
Cambia il mercato del vino e le imprese italiane devono modificare le proprie strategie produttive e commerciali. In uno scenario contraddistinto da consumi in continuo e strutturale diminuzione a livello nazionale e, all’opposto, da crescite esponenziali nei paesi extra-europei, le imprese italiane del vino hanno sempre più bisogno di strumenti utili alla comprensione delle tendenze e delle dinamiche in atto nei diversi contesti di consumo. Si tratta di tendenze consolidate che ormai hanno sostanzialmente diviso a metà il mercato del vino prodotto in Italia. Ed è per seguire con attenzione tali dinamiche che nasce Wine Monitor, per aiutare i produttori italiani a capire in maniera approfondita e in tempo reale i cambiamenti nel mercato del vino.
La differenziazione dell’offerta necessaria alla distribuzione organizzata per fidelizzare i clienti trova nella grande varietà enologica italiana ampio spazio di scelta. Per questo i grandi numeri diventano meno importanti rispetto all’esigenza di ampliare e approfondire l’assortimento sugli scaffali. In preparazione del B2B Buyers’ Club, Vinitaly apre il dibattito intervistando i rappresentanti di alcuni dei marchi della gdo, delle organizzazioni di categoria e dei produttori.
I vini dei soci del Consorzio di Gambellara in due degustazioni a Villa Favorita e a Verona. Protagonisti il Gambellara Classico e il Vin Santo. Sarà il Vin Santo di Gambellara a rappresentare il Consorzio Tutela Vini DOC Gambellara nell’edizione del decennale di VinNatur, il salone dei vini naturali che si terrà dal 6 all’8 aprile a villa Favorita di Sarego (VI). Questo raro prodotto sarà infatti il protagonista di una degustazione, che si terrà domenica 7 aprile, dedicata ai Vin Santo provenienti da tutta Italia: Toscana, Veneto e Trentino. Il Vin Santo di Gambellara, la sola DOC di questo tipo in Veneto, è da anni al centro di uno studio portato avanti dal Consorzio, che ha già permesso di identificare un lievito autoctono, lo Zygosaccharomyces Gambellarensis, che lo rende unico sul panorama nazionale.
Il nuovo winebar è stato inaugurato all’aeroporto di Fiumicino nell’area d’imbarco B del Terminal 1, in corrispondenza del Gate 8, dedicato agli amanti del vino di qualità e dell’eccellenza Made in Italy, con un menu curato dallo chef “stellato Michelin”, Alfio Ghezzi, che propone la degustazione di piatti moderni, leggeri, fatti con materie prime di altissima qualità e rappresentativi della tradizione gastronomica del nostro paese. Questa nuova apertura si affianca al primo “Spazio Bollicine” aperto nella piazzetta di Madonna di Campiglio e a quelli di Napoli e di Porto Cervo.
I cinesi adorano le griffe, e anche nel vino ricercano l’idea di status symbol e lusso: insomma, Brunello di Montalcino e Barolo come Valentino e Prada. I brasiliani, amano sperimentare nuove etichette mentre i russi sono disposti a spendere grosse cifre. È questo l’identikit, stilato da www.winenews.it, dei nuovi consumatori mondiali, potenziali mercati di riferimento del futuro per il vino made in Italy, di cui si parlerà a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com).
Quanto è cool il vino italiano: peccato che si beva ormai soprattutto all’estero. I produttori di casa nostra vedono infatti nell’export, in continua crescita – siamo i primi a livello mondiale – l’unica alternativa alla stagnazione delle vendite sul mercato domestico, penalizzato dalla crisi economica. Il consumo quotidiano di vino in Italia diminuisce costantemente, anche se con nuove tendenze, sempre più legate ai riti della vita moderna, al glamour e alla cultura. Di queste nuove tendenze si parlerà a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com).
Al Vinitaly 2013 di Verona, Domenica 7 aprile 2013 ore 15 Sala C – 1° piano Pad. 9, protagoniste saranno le donne sempre più in primo piano nel mondo del vino. Presenti nei ruoli importanti evidenziano le loro competenze e le loro capacità imprenditoriali in ogni settore della filiera dimostrando di essere una valida risorsa per il nostro Paese. Sei produttrici accomunate da una grande passione e sensibilità femminile, ci condurranno in un affascinante percorso di deliziosi vini passiti dolci, nobili, spesso rari, di elevata qualità, ottenuti dall’appassimento dei grappoli migliori attraverso una complessa vinificazione. Sono prodotti speciali, frutto di faticoso lavoro, di impegno e dedizione, che rappresentano l’eccellenza e la tradizione della nostra terra e, grazie alle loro peculiari caratteristiche di vini prestigiosi, conquistano ogni giorno di più il gusto dei consumatori italiani e stranieri. “Il Vinitaly ha la proprietà di riunire intorno al vino il mondo intero – dichiara il Presidente Nazionale Mario Del Debbio. La FISAR, come sempre, sarà protagonista di questa universalità con degustazioni, seminari e momenti aggregativi. L’invito – conclude il Presidente – è di venirci a trovare all’interno dei nostri spazi istituzionali per condividere momenti unici di comune passione”. L’evento rientra nella programmazione ufficiale Vinitaly 2013 della FISAR Nazionale attraverso la FISAR in ROSA con il contributo per la parte operativa di Antonio Deviitis. Il servizio dei vini sarà a cura del sommelier del Coordinamento FISAR Italia Nord Est.
Un grande tour lungo tutta la Penisola, per scoprire “ da vicino” dove nasce e come è prodotto il vino italiano. Un educational che vedrà protagonisti una delegazione di opinion leader e operatori tecnici cinesi, nel mese di aprile, e successivamente una delegazione di distributori e buyer sempre provenienti dal Paese della Grande Muraglia. Questa azione di incoming, formativa e informativa, rappresenta la fase 2 del progetto del progetto “Vini italiani in Cina”, finanziato e promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, attraverso una convezione con Federvini e Unione Italiana Vini. Obiettivo del progetto è infatti promuovere la conoscenza delle principali denominazioni enologiche italiane, facendo leva sul legame con il territorio, la storia e le tradizioni, anche con il coinvolgimento dei costruttori di macchinari per imballaggio e confezionamento di prodotti enogastronomici.
Export, qualità, sostenibilità, diversità e aggregazione: sono queste le cinque key words, gli asset che hanno garantito al mondo del vino italiano di rappresentare una delle eccezioni positive di fronte alla crisi globale che ancora non vuole smettere di mordere. Elementi che continueranno a sostenere il Bel Paese in bottiglia anche nel 2013 e, anzi, potranno fornire ulteriori margini di crescita e sviluppo. Cinque espressioni della vivacità di un comparto che sarà protagonista a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com). Stabilire una precisa scala gerarchica di questi cinque fondamentali elementi forse non è possibile, ma è inevitabile iniziare dall’export. Se si guarda agli andamenti delle esportazioni arrivano confortanti conferme per i vini tricolore e un quadro di riferimento che indica inequivocabilmente che questa strada è ormai senza ritorno e, soprattutto, di grande prospettiva futura. Una vera e propria soluzione non solo alla “fatica” del mercato interno, ma anche alla ricerca di uno sviluppo del business che, a livello del mercato globale, non sembra conoscere crisi.
L’incontro-confronto organizzato dal Consorzio Tutela Valcalepio e rivolto agli operatori del settore vino ha coinvolto i produttori, i distributori, i rappresentanti e gli agenti di commercio del territorio per fare il punto sulla situazione attuale del mercato del vino. Dalla prima relazione è emersa una situazione innegabile: il vino, essendo considerato un bene di consumo, patisce gli effetti di questo momento di crisi durante il quale i consumatori effettuano tagli e restrizioni proprio su questo tipo di prodotto. I dati parlano chiaro: le vendite, ma soprattutto il consumo, di vino è drasticamente sceso nel corso dell’ultimo periodo e questa è una situazione con cui il comparto deve fare i conti e per sopperire la quale vanno trovate soluzioni comuni a tutti gli operatori, dal produttore al venditore. Sono stati analizzati nel dettaglio i dati dell’export italiano e le statistiche del consumo del vino in Italia e nei principali competitors.
Una nuova creatura per Dogarina, l’azienda agricola trevigiana testimonial nella produzione di Prosecco Doc e vini del Piave, che in questi giorni lancia sul mercato la nuova gamma di vini con la moderna chiusura tappo a vite. Una novità che giunge esattamente un anno dopo il lancio sul mercato della “trendy” gamma di vini Cà di Pietra, a testimonianza di come Dogarina sia un’azienda innovativa e attenta a soddisfare le richieste di tutti i propri estimatori.Si tratta di una Cuvèe Bianca, una Cuvèe Rossa e di un vino frizzante, il “Millebolle”. Vini Igt che appartengono alla linea Dogarina e che ne riflettono la filosofia produttiva, quella dell’eleganza e della perseveranza verso la qualità, con una particolare attenzione al packaging, che questa volta racconta il territorio veneziano, riproponendo in etichetta i colori della città di Venezia.
Dal 5 al 10 giugno riuniti a Carovigno i più autorevoli protagonisti del sistema che gravita attorno alla scintillante stella dell’autoctono del sud Italia Sarà lo splendido scenario del Resort Masseria Caselli di Carovigno a ospitare le attività previste a Radici del Sud 2013, l’annuale autorevole evento intorno all’autoctono. Il resort immerso nella campagna brindisina fra alberi secolari di olivo e di carrubo, accoglierà i partecipanti al Salone del vino da vitigno autoctono offrendo loro il massimo del comfort. Sono attesi fra meno di tre mesi centinaia di appassionati che in qualità di produttori, wine buyer, giornalisti e consumatori provenienti da ogni dove celebreranno la straordinaria evoluzione dei vini da vitigno autoctono meridionali che nel giro di pochi anni si sono ritagliati cospicua visibilità e consenso nella rigorosa ricerca della più stretta attinenza alla peculiarità della loro storia e tradizione.
Stappare una bottiglia di Roma, versare nel calice un Venezia, degustare un Matera d’annata, brindare con un Capri: con le “Doc di città” gli eno-appassionati del mondo versano made in Italy e semplicità nel bicchiere, vini di territorio racchiusi sotto l’unico nome delle “città-gioiello” del Belpaese, veri e propri brand già affermati e conosciuti in tutto il mondo. Un’esigenza, in un’ottica di marketing e comunicazione, di immediatezza verso il consumatore e di visibilità sui mercati, soprattutto quelli internazionali, “affollati” da competitor, di fronte alle oltre 400 Dop ed oltre 100 Igp che rendono unica l’Italia del vino, non tutte allo stesso modo famose e conosciute, sentita anche nel Belpaese come dimostra il proliferare delle denominazioni di città, ma anche regionali, negli ultimi anni. Case history in bottiglia che saranno di scena e si potranno assaggiare a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com)
Cresce nel 2012 il giro d’affari legato all’export di vini tricolore. Le elaborazioni Ismea dei dati Istat indicano nell’anno appena trascorso introiti per 4,7 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto al 2011, nonostante una riduzione importante dei volumi esportati. A varcare i confini nazionali sono stati infatti poco più di 21 milioni di ettolitri di vino, l’8,8% in meno del 2011, per effetto degli alti prezzi unitari e della minore disponibilità di prodotto. Sono in particolare gli sfusi a subire una riduzione dei quantitativi immessi sul mercato estero (-20,9%) a fronte di valori in crescita del 10,8%. Limitata a un meno 2% la flessione delle vendite oltrefrontiera dei vini imbottigliati che, di contro, hanno segnato una progressione del più 5% in termini monetari.
Ha preso il via il ciclo di convegni che IEM – International Exhibition Management – ha organizzato in tre città italiane con lo scopo di incontrare le aziende del settore vitivinicolo e analizzare le dinamiche dell’export negli Stati Uniti, Paese che ancora oggi rappresenta il principale mercato per la produzione made in Italy. Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con il Consorzio Piemonte Land of Perfection, si è svolto presso la Vignaioli Piemontesi: un’occasione per riflettere sull’andamento di uno dei comparti di eccellenza del nostro Paese, ma soprattutto per approfondire con le oltre 50 aziende piemontesi presenti lo sviluppo del mercato americano e gli strumenti esistenti a supporto dell’export e della promozione dei propri prodotti nel Nuovo Continente.
Nel 2013 cade il XV anniversario di Cascina I Carpini, moderna azienda vinicola fondata sui Colli tortonesi nel 1998 dalla famiglia Ghislandi. Famiglia di vignaioli non per tradizione ma per scelta, per assecondare il desiderio di fare agricoltura consapevole , di produrre vini onesti per restituire nel calice la meraviglia della natura senza forzature. Ogni scelta viene operata a difesa del rispetto della micro-biodiversità presente, salvaguardando ciò che la natura è stata capace di tramandarci, preservando l’equilibrio e il benessere dell’ecosistema nel quale è inserita l’attività; è questa la filosofia che porta ad avere uve naturalmente sane con le quali ottenere mosti ricchi di preziose caratteristiche organolettiche e soprattutto di sostanze che naturalmente li preservano. Benessere del territorio, benessere dei vini, benessere di vita. In questi 15 anni Cascina I Carpini ha imparato, giorno dopo giorno, a conoscere ed interpretare meglio il territorio, lavorando con passione per ritrovare nel bicchiere l’identità congiunta del varietale, della terra e del lavoro dell’uomo.
In Giappone si beve sempre di più…’Tot i de’ (Tutti i giorni). Prima nella sola Hiroshima, adesso anche a Tokio. Il Gruppo Cevico raddoppia nella terra del Sol Levante aprendo un nuovo wine bar con cucina, sempre nel segno del ‘made in Romagna’, nel prestigioso quartiere di Ginza nella capitale. Il nome dei due locali, Tot i de’, nasce da una filosofia ben precisa: far conoscere le eccellenze gastronomiche della Romagna in terra nipponica e avvicinare il popolo giapponese al vino. In altre parole, trasformare il consumo del vino in Giappone in consumo informale giornaliero, come sempre consapevole, che sappia anche comunicare la spontaneità e l’ospitalità tipiche della Romagna: il nettare di Bacco ricondotto alle origini di prodotto agricolo, quale parte integrante della dieta mediterranea e della cucina romagnola.
Aumenta sempre di più la percentuale di gradimento del vino e dell’olio siciliano sul mercato cinese. Si è appena conclusa la manifestazione “Sicily An Odyssey of Wine 2013” organizzata dall’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia presso il Jockey Club di Hong Kong e rivolta agli operatori di settore. Una giornata intensa, quella di giovedì 14 marzo, articolata in Walk thru-tasting, due Masterclass e un Seminario sull’olio extra vergine di oliva. A conclusione dell’evento, al quale ha preso parte una delegazione di diciotto aziende guidate da Daniele Messina dell’Assessorato Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana, si registra un diffuso ottimismo sulle prospettive commerciali che i produttori siciliani possono garantirsi sui mercati emergenti dell’intero bacino del sud-est asiatico.
Il 20° Concorso Enologico Internazionale del Vinitaly ha conferito la medaglia d’oro al Rosso Puglia IGT 2011 Giordano, che sarà consegnata in occasione della prossima kermesse a Verona dal 7 al 10 aprile 2013. Un riconoscimento importante, nella più ambita categoria, quella dei “vini rossi tranquilli a denominazione di origine e indicazione geografica – prodotti nelle ultime due vendemmie (2011 – 2010)”, ovvero una delle tipologie di vino in assoluto più consumate dagli Italiani e più presenti nell’offerta di numerose cantine. La medaglia è stata assegnata a seguito di una degustazione cieca che ha coinvolto centinaia tra i migliori sommelier al mondo, che hanno premiato l’etichetta Giordano tra migliaia di altre candidate. La sorpresa più grande, dopo la degustazione, è stata scoprire che si tratta di un vino biologico, prodotto dunque solo con uve biologiche certificate e senza l’ausilio delle moderne tecnologie: è nota la difficoltà di produrre un buon vino da uve bio.
Dal 24 al 26 marzo, il settore internazionale dei vini e degli alcolici s’incontrerà nuovamente a Düsseldorf, in Germania. Alla ProWein, fiera leader del settore, sono attesi da tutto il mondo oltre 4.500 espositori e più di 40mila visitatori. Con l’aggiunta di due ulteriori padiglioni la ProWein 2013, paragonata all’edizione dello scorso anno, offre un’ulteriore area per oltre 500 espositori e concede nuove emozionanti scoperte ai visitatori specializzati provenienti dal commercio e dalla gastronomia. Quasi tutti i 50 Paesi rappresentati alla ProWein aumenteranno quest’anno la loro presenza.
Continua la campagna istituzionale del Consorzio del Brachetto. Da Natale ad oggi l’Ente non ha mai interrotto le iniziative di comunicazione a favore del vino rosso dolce piemontese più conosciuto al mondo. L’ultimo progetto riguarda l’avvio di una campagna di spot tv a ridosso della Pasqua che, dal 17 al 30 marzo, andranno in onda sulle maggiori reti Mediaset “in chiaro”, Canale5, Rete4 e ItaliaUno, e sui canali Digitalia accanto ai programmi di sport e intrattenimento. Si tratta di circa 300 clip “E tu con chi lo bevi” dove una serie di personaggi testimonial giovani e adulti esprimono in pochi secondi la versatilità e freschezza del Brachetto.
Superare la concorrenzialità per fare squadra nel diffondere la cultura del Lambrusco di qualità e le sue diverse sfumature. Ci sono riusciti i produttori riuniti nell’associazione Simposio dei Lambruschi (Pederzana, Il Farneto, Fiorini, Ca’ Berti, Paltrinieri, Fattoria Moretto, Podere il Saliceto, Francesco Vezzelli) che hanno invitato i colleghi delle province di Modena, Parma, Reggio Emilia e Mantova a raccontare le loro denominazioni a “To Be Lambrusco – Anteprima Vendemmia 2012”, l’evento in programma il 9 e 10 marzo al Castello di Levizzano Rangone a Castelvetro di Modena che ha presentato in assoluta anteprima la nuova annata. In attesa che l’evento diventi itinerante nelle diverse aree di produzione, nel 2013 trentacinque delle aziende che si sono sempre distinte come ambasciatrici del Lambrusco si sono riunite in un’unica location per offrire un vero e proprio viaggio sensoriale nelle diverse aree di produzione e dimostrare come questo vino non sia secondo a nessuno. D’altra parte, come ha sottolineato il giornalista Luca Bonacini, moderatore del convegno, questo vino è tra i preferiti anche dei vip.
La Cantina di Castelnuovo del Garda chiude l’esercizio 2012 con vendite in crescita del 4% a 14.2 milioni di euro, con un +4% per l’Italia (a 11.4 milioni) ed un incremento del 2% delle vendite estere. All’estero si registra un aumento delle vendite extra UE, che raggiungono 0.6 milioni di euro, e un leggero calo di quelle all’interno dell’Unione Europea, che scendono a 2.2 milioni di euro, dove però le vendite di vino imbottigliato salgono (+22%) e quelle di vino sfuso calano. Le vendite di vino imbottigliato crescono del 2.2% a 6.1 milioni di euro, mentre quelle di vino sfuso segnano un +2.7%. Il tutto nel quadro di volumi venduti in calo del 9% rispetto all’anno scorso.
Valdo ha chiuso il 2012 con un fatturato che cresce del 6% e raggiunge quota 40,4 milioni di euro e 10,3 milioni di bottiglie vendute nel mondo (+12% sul 2011), di cui 8,8 milioni Doc e Docg. Gli investimenti hanno toccato 1,5 milioni di euro. Le performance sono state positive sia sul fronte del mercato interno (+4,8% a valore), dove l’azienda vanta una ponderata in grande distribuzione del 64, che sui mercati internazionali (+12% a valore), confermando un successo che assume ancora più valore se analizzato considerando la difficile congiuntura economica attuale. In particolare, in Italia, a fronte di un mercato Spumante che cala del 3% a volume, il segmento secco cresce del 2,3%. Qui, Valdo detiene la leadership con una quota del 9,7% a volume (il primo competitor è fermo al 7%) .