Sentenza positiva per l’azienda piemontese sulla vertenza delle capsule per il caffè espresso, intentata contro Caffè Vergnano S.p.a. dalla multinazionale svizzera Nestlè. Carolina Vergnano: “La decisione del Tribunale è assolutamente soddisfacente per la nostra azienda, conferma come Caffè Vergnano abbia sempre operato nel rispetto della legalità. Ora ulteriore nuovo impulso alla linea Èspresso® 1882” Nel febbraio 2012 Nestlé® ha avviato un procedimento d’urgenza contro Caffè Vergnano S.p.A., prendendo posizione molto duramente contro l’azienda fondata da Domenico Vergnano nel 1882. La multinazionale svizzera lamentava la violazione di tre suoi brevetti del “Sistema Nespresso®” – il noto sistema di macchine e capsule per il caffè espresso – nonché la presunta contraffazione dei propri marchi Nespresso® da parte di Caffè Vergnano, e infine l’uso illegittimo da parte della stessa del marchio Nespresso®, in quanto sulle confezioni di capsule per caffè espresso dell’azienda piemontese veniva precisato che le capsule Caffè Vergnano – commercializzate con il marchio “Èspresso®1882” – erano “compatibili con le macchine Nespresso®”.
Nestlè® chiedeva di inibire a Caffè Vergnano qualsiasi attività di produzione, commercializzazione e promozione delle capsule Èspresso®1882, inibire anche ogni uso del semplice marchio “Èspresso” – in quanto a loro avviso fonte di potenziale confusione – nonché del marchio Nespresso®, che Caffè Vergnano citava esclusivamente per spiegare al pubblico la “compatibilità” delle sue capsule. La multinazionale svizzera chiedeva anche al Giudice di autorizzare il sequestro di tutte le capsule per caffè espresso di Caffè Vergnano, delle loro confezioni e di ogni materiale pubblicitario a esse relative, ordinando il ritiro immediato dal commercio di tutti i prodotti della linea “Èspresso®1882”. Durante la causa, Caffè Vergnano – patrocinata dall’Avvocato Fabrizio Jacobacci di Torino, senior partner dell’omonimo Studio Legale – ha ottenuto una decisione del Tribunale di Torino – che ritiene non sussistente la contraffazione dei brevetti Nestlé®, né la contraffazione del marchio “Nespresso®” da parte dei marchi di Caffè
Vergnano S.p.a., in quanto il marchio “Èspresso®1882” ha una sua peculiare originalità. In particolare, il Tribunale ha ritenuto di confermare – oltre alla piena legittimità della commercializzazione delle capsule Caffè Vergnano – anche la legittimità dello slogan pubblicitario “L’alternativa c’E’: E’ italiano, E’ buono, E’ al supermercato, E’ sotto casa”, con il quale il torrefattore piemontese aveva reso noto il prodotto presso i propri clienti. Unica modifica a carico dell’azienda italiana è la disposizione di sostituire la dicitura “compatibile con le macchine Nespresso®” con la più completa dicitura “capsule compatibili con le macchine Citiz, Lattissima, Pixie ed Essenza, di produzione Nespresso®”, ma Caffè Vergnano aveva già sollecitamente provveduto nelle scorse settimane a rettificare – grazie alla propria efficiente organizzazione sul territorio – tutto il packaging della linea Èspresso®1882 presso i punti vendita in cui il prodotto è in commercio.
Nota: i marchi “Nestlè®” e “Nespresso®” non sono di proprietà di Caffè Vergnano S.p.a. nè di aziende collegate o controllate, e vengono citati al solo scopo di contestualizzare i fatti narrati nel comunicato stampa.
+info: Ufficio stampa Eurelab: – www.caffevergnano.com