C’è un cocktail dedicato alla nostra “Piazza Alfieri” nel nuovo menu del noto Baglioni Hotel di Londra, con vista sui giardini di Kensington Palace in Hyde Park: è uno speciale Negroni a base di Vermouth di Torino, Nikka from the Barrel, Campari e aromi agrumati; un altro cocktail, con l’Americano Cocchi, porta il nome di “Spritz d’Asti”.
Un menu ideato dal bar supervisor del Baglioni, Alexandre Vient, insieme all’azienda astigiana Giulio Cocchi con l’intento di esaltare varianti a basso contenuto alcolico dei classici “Spritz” e “Negroni” della tradizione italiana, arricchendoli con sentori botanici, note di fiori e frutta fresca per salutare l’arrivo della primavera.
Nella drink list “Cocchi per Baglioni” i cocktail sono a base di Americano, Cocchi Rosa e Storico Vermouth di Torino: il menu è stato presentato ufficialmente nel mese di febbraio e contiene una serie di riferimenti alla città di Asti e al fondatore dell’azienda astigiana, Giulio Cocchi, che alla fine dell’Ottocento iniziò la sua carriera come pasticciere a Firenze (ecco allora il cocktail “Piazza Duomo“), spostandosi poi ad Asti dove si innamorò di Giuseppina Robiglio e stabilì la sua fortunata attività. Il cocktail che si chiama “Adria Cocchi” è dedicato alla bella nipote di Giulio Cocchi, nata da uno dei suoi figli, Federico.
Un modo diverso di raccontare Asti e i migliori rituali italiani, come quello dell’aperitivo, invitando il pubblico di Londra a inserire una tappa piemontese nel “Gran Tour” inglese verso l’Italia.
Aperitivi a base di vino e bollicine cento per cento piemontesi: Cocchi produce, dal 1891, Vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano
Barolo Chinato, Vermouth di Torino, Americano e ancora, bollicine metodo classico piemontesi di Alta Langa Docg: tutti i prodotti Cocchi sono a base di vino e le ricette sono quelle di una volta, codificate alla fine dell’Ottocento sulla base dalle intuizioni dello stesso Giulio Cocchi. Ciò che definisce lo stile Cocchi è la semplicità insieme all’autenticità: la qualità del vino e degli ingredienti, l’esperienza tecnica centenaria e una passione e una creatività che non sono mai venute meno negli anni.
Dal fondatore Giulio Cocchi la piccola casa vinicola ha ereditato un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti.
+info: www.cocchi.it