Dopo l’avvenuta acquisizione di Cedrata Tassoni nel maggio 2021 (Il Gruppo Lunelli si beve la Cedrata Tassoni), l’azienda punta a diventare la punta di di diamante del luxury soft drinks italiano. È quanto emerge da una recente intervista di Matteo Lunelli (AD dell’omonimo gruppo) su www.ilsole24ore.com dell’11 ottobre scorso.
«La Cedrata Tassoni fa parte di quel ristretto numero di brand che un bar italiano non può non avere – spiega l’AD del Gruppo Lunelli, Matteo Lunelli –. Per noi si tratta di un sogno inseguito a lungo. Abbiamo mantenuto in Italia un marchio iconico per il nostro Paese, con un grande potenziale e che si integra bene nella strategia del Gruppo Lunelli che vuole rappresentare l’eccellenza del bere italiano, dall’acqua minerale alla grappa passando da vini e spumanti. E Tassoni è l’emblema del luxury soft drink italiano».
«Un’azienda con una lunga storia – aggiunge Lunelli – ma anche con una grande propensione all’innovazione. Innovazione di prodotto testimoniata dal grande know how nella distillazione degli aromi e degli infusi avviato a partire dall’800 ma anche innovazione nella comunicazione visto che Tassoni è stata con Carosello tra i pionieri della pubblicità e poi ha rafforzato la propria notorietà negli anni con le sponsorship del Festival di Sanremo e del Giro d’Italia. Ora però puntiamo a una fase nuova, quella nella quale la Cedrata Tassoni, partendo dal forte radicamento sul territorio, sarà la punta di diamante del luxury soft drink italiano nel quale rientrano prodotti della tradizione come il chinotto, la soda, le acque toniche che in chiave futura stiamo anche reinterpretando (allo studio ce n’è una ai fiori di sambuco). Ma ci sarà spazio per allargare l’offerta ad altre etichette e bibite tradizionali».
E i primi risultati di questa strategia sono già arrivati. Nel 2021 Tassoni ha chiuso con un fatturato di 10,3 milioni di euro (e oltre 22 milioni di bottiglie vendute) recuperando le perdite registrate nel 2020 a causa della prolungata chiusura del canale horeca, ovvero bar e ristoranti, che resta il canale distributivo prevalente, «anche se – aggiunge Lunelli – esiste un folto gruppo di Tassoni lovers che compra la cedrata al supermercato e la consuma tra le mura domestiche. Il 2022 sarà l’anno del definitivo rilancio con un giro d’affari che stimiamo a 12 milioni e una crescita del 15 per cento».
+ info: www.ilsole24ore.com – www.cedraltassoni.it