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Sostenibilità e identità territoriale: sono alcune parole chiave alla base del ‘Manifesto di sostenibilità’ lanciato dal Consorzio del Chianti classico, il più antico d’Italia che festeggia i 100 anni dalla sua fondazione. A distanza di un secolo il Consorzio oggi riunisce circa 500 aziende e guardando al futuro della denominazione e alle sue tipicità lancia il ‘Manifesto di sostenibilità’, un elenco di 57 regole di indirizzo e criteri chiamati ad ispirare l’azione dei viticoltori. Il manifesto è stato presentato a Firenze nell’ambito delle celebrazioni del centenario.

 

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“Abbiamo pensato ad uno strumento dedicato alla nostra realtà e al nostro territorio, un percorso cucito sul Chianti classico – ha spiegato la direttrice del Gallo nero Carlotta Gori -. Ogni azienda poi troverà in queste regole il modo di costruirsi il proprio abito. Chiederemo, per accedere a questo percorso, di rispettare inizialmente almeno la metà degli indirizzi”, che spaziano dagli aspetti della biodiversità alla sostenibilità declinata in senso ambientale, sociale e culturale. “Abbiamo atteso fino ad oggi ad affrontare, come Consorzio, il tema cosi attuale della sostenibilità, per potergli dare una caratterizzazione – ha sottolineato Giovanni Manetti, presidente del Consorzio – un’identità specifica che fosse in grado di evidenziare ed esaltare i caratteri distintivi della nostra denominazione e del suo territorio di produzione. Un manifesto che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno vivo e attivo”. 

+Fonti: www.federvini.itwww.chianticlassico.com

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