Si chiama Certosa District il nuovo progetto che mette insieme ristorazione e riqualificazione in un quartiere milanese. Dietro le quinte la società RealStep Sicaf, specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali, che dopo aver completato il primo stadio del progetto di rinnovo del quartiere, sta continuando nello sviluppo immobiliare che prevede la riqualificazione di oltre 6.000 mq che ospiteranno ristoranti, bar e locali. Le prime aperture entro l’estate vedranno brand noti e nuove sfida, come Crosta, Loste Café e Lafa. RealStep Sicaf ha siglato i primi contratti di locazione dedicati al food all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana di circa 100.000 mq, partito già da qualche anno, che include spazi direzionali, zone residenziali, e aree dedicate a lab di innovazione e aree verdi.
“Stiamo lavorando da qualche anno al tessuto urbano di Certosa e grazie agli interventi messi in atto nel quartiere, abbiamo già riqualificato più di 45.000 metri quadrati, integrando nella zona più di 2.500 lavoratori – ha dichiarato Stefano Sirolli, Ceo di RealStep Sicaf – Ci troviamo oggi di fronte alla nascita di un importante distretto multifunzionale, con un forte senso di identità capace di creare connessioni tra attività commerciali e abitanti, attrattivo per residenti, visitatori e nuova imprenditoria. È in questo contesto che si inserisce questa seconda fase dello sviluppo dedicata al mondo del food. Abbiamo già iniziato a riqualificare e a convertire i primi spazi per accogliere i ristoratori che condividono la nostra filosofia, animata da una visione a basso impatto ambientale e concentrata sui principi di efficienza energetica e di attenzione alla qualità di vita e lavoro delle persone”.
Un quartiere innovativo per una nuova identità, la filosofia food di Certosa District è stata ispirata dalle esperienze di città come Parigi, Copenaghen e New York, ma con un tocco di italianità, naturale per il vino, di ricerca e sperimentazione per il cibo, e con un’attenzione all’esperienza culinaria a tutto tondo. “Vogliamo creare il distretto del cibo autentico, dei ristoratori, degli chef e degli imprenditori che amano la stagionalità, rispettano prodotti e ambiente e fanno anche tanta ricerca – dichiara Vincenzo Giannico, Direttore Generale di RealStep Sicaf e responsabile del progetto food – Ci riusciremo perché parliamo la stessa lingua, perché per la prima volta c’è un partner immobiliare che si rivolge direttamente a loro. Il food district ha già catalizzato diverse manifestazioni di interesse, a dimostrazione che i progetti con una filosofia ben delineata sono capaci di attirare i migliori operatori che puntano a sposare una visione di lungo termine”.
L’offerta enogastronomica è stata studiata per un pubblico eterogeneo, con l’obiettivo di creare una destinazione vivace, in grado di attivare il transito durante tutto l’arco della giornata. I locali del distretto hanno metrature dagli 80 ai 900 mq, molti sono certificati LEED Gold e rispondono alle nuove tendenze del mondo ristorativo con dehors e spazi verdi. Prima dell’estate apriranno nel distretto in via Varesina 204 Crosta, il premiato forno e pizzeria di Simone Lombardi e Giovanni Mineo, Loste Café, bakery nata dall’esperienza di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro, formatisi al Noma di Copenaghen, e Lafa, nuovo concetto di cucina araba e medio orientale di Hippolyte Vautrin, già titolare dei rinomati Røst e Kanpai in via Melzo. RealStep sta inoltre valutando realtà nel campo della ristorazione provenienti da diverse regioni d’Italia. Entro fine anno si prevedono altre 5 nuove aperture e un numero complessivo di circa venti realtà a conclusione del progetto entro il 2026.