Pinterest LinkedIn

Prosegue la crescita delle spedizioni di Champagne verso l’Italia, che con 6,3 milioni di bottiglie è il settimo mercato al mondo per l’export del celebre vino francese. Dopo la performance del 2014, che aveva visto una crescita dell’8,1%, il 2015 conferma ancora la tendenza positiva facendo registrare un incremento del 9,7%. Nei tre anni dal 2013 al 2015 il mercato italiano ha guadagnato un milione di bottiglie.

champagne-brindisi

Nel panorama delle scelte dei consumatori europei, gli italiani si distaccano nettamente per la preferenza accordata alle cuvée speciali che rappresentano il 6,5% delle spedizioni rispetto al 2,7%. dell’Unione Europea. L’Italia conferma inoltre il suo storico legame con i grandi marchi che detengono l’85,4% del mercato, seguiti dai viticoltori e dalle cooperative rispettivamente all’11,3 e 3,4% delle spedizioni.

Databank excel xls csv Dati Indirizzi e-mail Aziende Beverage Bevande Tabella Campi records
Nel complesso, le bottiglie spedite dalle cantine della Champagne nel mondo (Francia inclusa) nel 2015 sono state 312.531.444, con una crescita dell’1,7% e un giro d’affari di 4,75 miliardi di euro che rappresenta la miglior performance commerciale nella storia dello Champagne. Segno più per le esportazioni verso l’Unione Europea (+3,3%) e verso i Paesi extra UE (+4,8%).

È ancora il Regno Unito a guidare la classifica dei mercati all’export per lo Champagne con 34.153.662 bottiglie, cioè +4,5% rispetto al 2014. Seguono gli Stati Uniti con 20.508.784 bottiglie (+7,1%). Crescita a due cifre per il Giappone, con 11.799.246 bottiglie (+13,1%), l’Australia (8.110.106, +24,3%) e la Spagna (3.909.345, +14,2%). Da segnalare infine gli exploit di altri Paesi extra UE, come il Canada (+12%) e Nuova Zelanda (+33%).

 

+info: www.champagne.it

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter


Scrivi un commento

dieci − 4 =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina