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Il futuro dello Champagne sempre più la sostenibile, con la notizia che riguarda l’ingresso nel mondo delle B Corp. Tre maisons di Champagne, Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck e Rare Champagne che fanno parte del Gruppo EPI, hanno infatti ottenuto la certificazione B Corp, ricevendo un punteggio di 91,9 punti. Una certificazione che non riconosce soltanto l’impatto ambientale nei vigneti, ma si estende a tutto l’ecosistema vinicolo, alla comunità e al mondo lavoro, una prima volta storica per la regione dello Champagne.

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La certificazione B Corp, rilasciata dal B Lab senza scopo di lucro, viene rilasciata dopo una valutazione dell’impatto sociale e ambientale di un marchio. In totale si tratta di 200 domande per ciascun brand, che coprono tutto, dalla parte amministrativa, al vigneto, sino alla cantina. Le case di Champagne si sono impegnate per soddisfare gli standard della qualifica, tra cui un drastico programma di risparmio energetico che punta a una riduzione del 40% dell’utilizzo entro il 2025, nessun uso di erbicidi, pesticidi o prodotti chimici per trattare la putrefazione e una cultura dell’occupazione inclusiva.

Siamo molto orgogliosi di unirci a questa comunità di pionieri che stanno guidando un movimento globale di persone che usano il business come forza per il bene e trasformano l’economia globale a beneficio di tutti gli individui, delle comunità e del pianeta – ha commentato Damien Lafaurie, CEO e presidente di Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck e Rare Champagne – Siamo onorati di essere i primi produttori di Champagne a ottenere lo status di Certified B Corporation e siamo pienamente impegnati nella visione di B Lab di lavorare verso un sistema economico inclusivo, equo e rigenerativo”.

Lafaurie ha spiegato la logica alla base del perseguimento della qualifica, anche come fonte di ispirazione per altri brand di Champagne, una zona vitivinicola che punta sempre di più alla sostenibilità. “Condividiamo la premessa di B Corp che l’azienda deve creare valore per tutti gli stakeholder e non solo per gli azionisti. Mentre la maggior parte delle certificazioni o degli standard si concentra sugli impatti operativi di un approccio CSR, B Corp mette in discussione il posto dell’azienda nella società e sfida il suo modello di business. Questo è ciò che ci interessa nell’approccio, e ci ha portato a mettere in discussione la nostra ‘ragion d’essere’ e ad adottare una missione che guidi le nostre azioni sia nel breve che nel medio termine. Non ho particolari aspettative in termini di business, ma spero che il nostro approccio sia compreso dai nostri consumatori e che ispirerà altri importanti produttori di vino e case di Champagne a unirsi al movimento”.

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