La vendemmia in Champagne è partita il 2 settembre, le previsioni sulla qualità sono buone, nonostante le condizioni climatiche difficili durante il periodo di maturazione. Mentre nei settori più precoci la raccolta è appena iniziata, nella maggior parte della regione si entrerà nel vino nei prossimi giorni. Una raccolta interamente manuale all’interno dei vigneti che si estendono per circa 34.000 ettari della denominazione, che coinvolgerà tra le 100.000 e le 120.000 persone e durerà tra le due e le tre settimane.
“Gli Champenois organizzeranno i loro percorsi di raccolta per garantirsi uve di grande qualità”- ha confermato David Chatillon, Presidente delle Maison di Champagne Presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne – “tenuto conto del carico d’uva nei vigneti, anche selezionando solo i grappoli migliori, tutti i professionisti dovrebbero raggiungere senza difficoltà la resa disponibile, fissata a 11.400 kg/ha”.
Dall’inizio dell’anno fino alla fine di luglio, la stagione viticola è stata particolarmente tranquilla, con pochissime gelate o grandinate e peronospora e oidio contenuti. Solo il rifornimento d’acqua dei suoli, dopo un inverno particolarmente secco, poteva destare preoccupazione. Il clima di agosto è stato più incerto, caldo e insolitamente umido e ha portato alla comparsa di focolai di botrite, che ha favorito anche “il peso eccezionale dei grappoli, più di 220 grammi in media, cosa mai vista in Champagne, grappoli numerosi e generosi ci permetteranno di selezionare solo quelli perfettamente sani”, come spiegato da Maxime Toubart, Presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne.
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