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Dalla Chianti Classico “Collection” alla “Connection” il passo è breve. Questioni di consonanti e di vocazione, quella internazionale da sempre nel dna della denominazione del Gallo Nero. Per la presentazione delle nuove annate un cambio importante, deciso dalle restrizioni della pandemia, con un evento a metà strada tra fisico e digitale. Chicago, Firenze, Londra, Monaco, New York, Tokyo: queste le tappe delle nuove annate del Chianti Classico, in un incontro globale tra produttori e addetti ai lavori.

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Dopo 27 edizioni in presenza, i soci del Consorzio del Chianti Classico hanno deciso di mutare radicalmente la formula per presentare le ultime annate. Due giorni a maggio, giovedì 20 e venerdì 21, per le città di Chicago, Firenze, Londra e New York, mentre il 22 e il 23 giugno è il turno di Monaco, per chiudere con Tokyo il 30 giugno.  Sei città e cinque paesi diversi con degustazioni in presenza delle nuove annate di Chianti Classico, esclusivamente su invito e rivolte a un selezionato pubblico di settore. Non più solo Firenze, una delle due capitali del Chianti Classico, ma nel 2021 il Gallo Nero diventa per due giorni protagonista nei suoi principali mercati, in Nord America, in Europa e in Asia.

“Questa edizione è un inizio – dichiara il Presidente Giovanni Manetti – torniamo a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci richiede di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative, e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero. I mercati della nostra Connection tutti insieme assorbono oltre il 70% della nostra produzione. Una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati.  Con la Chianti Classico Connection intendiamo proprio proiettarci nel futuro con questo spirito: l’unione di tradizione e innovazione. Vorrei sottolineare che grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Firenze anche la location di quest’anno incarna questo punto di incontro”.

Per la prima volta il Consorzio lancia un format ibrido tra degustazione in presenza degli addetti ai lavori e interazione on line con i produttori. Tramite la piattaforma finlandese Brella, integrata con il nuovo catalogo virtuale sviluppato da Bottlebooks, ciascun partecipante potrà fissare appuntamenti o interagire in chat con i produttori durante la degustazione. Un’edizione globale che promette numeri importanti: sono attese oltre 2800 persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate. In degustazione il Gallo Nero nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si aggiungono 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. Ma ad una vera anteprima non possono mancare anche i vini atti a divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata, e 14 Chianti Classico Riserva. A Firenze ulteriori due novità. Per alcuni selezionati operatori del settore i giorni di degustazione proseguirà anche il 22, il 23 e il 24 maggio. La Connection sarà ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano risalente al secolo XIV dell’omonima Basilica, luogo simbolo del Rinascimento.

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