Il fatto più eclatante è crescita impetuosa delle dimensioni del mercato cinese di acque confezionate che lo ha portato nel 2009 ad agganciare (con 32,6 miliardi di litri) e poi a superare quello statunitense, fino a raggiungere i 103,1 miliardi di litri nel 2019, doppiando il mercato americano.
Ecco i principali driver che hanno stimolato la crescita cinese:
- In primo luogo, l’inquinamento idrico. Nonostante il governo cinese abbia lanciato nel tempo ampie campagne informative di rassicurazione sulla qualità dell’acqua d’acquedotto nelle grandi città del Paese, i cittadini cinesi restano scettici e preferiscono acquistare acqua in bottiglia che percepiscono di qualità superiore e più sicura.
- In secondo luogo, l’emergere della middle class cinese ha contribuito alla crescita del mercato, beneficiata da redditi più alti che hanno indotto cambiamenti nelle aspettative e nei comportamenti di consumo.
- Infine, è aumentata in Cina l’attenzione alla salute e i benefici dell’acqua confezionata (salubrità, assenza di zucchero, ecc.) sono sempre più apprezzati dai consumatori.
- Anche l’aumento dei flussi turistici ha agito da propulsore dei consumi.
La dimensione economica del mercato cinese al dettaglio è stimabile nel 2019 in 26,1 miliardi di euro, che si traduce in un prezzo unitario di vendita al produttore pari a 25 centesimi di euro al litro. Dal 2014 il valore del mercato è cresciuto dell’11% medio annuo, con attese di arrivare a 43 miliardi di euro al 2024, per una crescita del 10,8% medio annuo dal 2019.
Anche in Cina il mercato delle acque confezionate rappresenta la quota maggioritaria di quello dei soft drinks, con un’incidenza passata dal 52,7% del 2014 al 56,1% del 2019, con ipotesi di toccare il 57,6% nel 2024. L’ampia preferenza va all’acqua ferma, che a valore rappresenta oltre il 90% del venduto con alcuni segmenti (ad esempio, l’acqua aromatizzata e frizzante) che hanno registrato in tempi recenti tassi di crescita annua prossimi al 20%. L’acqua purificata rappresenta il 59% dei consumi ed è attesa crescere in modo rilevante fino al 2024 (+11,3%), anche se a ritmi un po’ meno sostenuti rispetto alle acque naturali (+14,7%) e a quelle minerali naturali (+13,7%).
QUADRO COMPETITIVO
Il mercato cinese è abbastanza frazionato e dominato da produttori locali, con i primi cinque operatori che detengono il 56,2% del mercato retail. Il principale è la NONGFU SPRING, recentemente quotatasi, che detiene il 20% circa del mercato, seguito dalla TINGYI HOLDING con il 12,6%, dalla HANGZHOU WAHAHA con il 7,8% e dalla CHINA RESOURCES con il 7,5%. Prima presenza straniera è la NESTLÉ con circa il 4% delle vendite totali. Nongfu Spring ha segnato nel 2019 ricavi complessivi per 3,1€ miliardi, di cui il 59,7% (per 1,9€ miliardi) da acqua confezionata. La società è attiva anche nei soft drinks: è il terzo produttore cinese di thé freddo (7,9% la market share), di bevande funzionali (7,3%) e di succhi (3,8%). La società si qualifica come il secondo produttore mondiale di acqua confezionata destinato a diventare il primo produttore in considerazione del recente disinvestimento di Nestlè Water dalle acque reginali nel Nord America
Fonte: Area Studi Mediobanca report su “Il settore delle acque imbottigliate in Italia e nel mondo”