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Cinque bottiglie di vino da bere per la festa del papà


Auguri a tutti i papà d’Italia e del mondo. Una festa del papà davvero strana quella ai tempi del Coronavirus. Se da un lato chi ha figli piccoli sta cercando di sfruttare questi giorni di quarantena per passare più tempo con loro stando forzatamente a casa, ci sono molti casi di papà e figli impossibilitati a vedersi, con raccomandazioni che arrivano via telefono con video-chiamate di stare a casa per i papà anziani.

Ma in un giorno comunque speciale come questo, non vogliamo perdere di vista il nostro obiettivo, quello di informare sul bere bene e responsabile. Proprio tra le mura domestiche anche in ambito familiare è importante sin dalla giovane età dare il buon esempio ai figli, un bere responsabile e moderato, senza eccedere nelle quantità. Solo educando i nostri figli al bere e mangiare responsabile, saranno da adulti dei consumatori virtuosi, in grado di concedersi un buon bicchiere di vino magari insieme ai loro papà da cui hanno imparato la storia e la tradizione dei nostri prodotti.

Ecco allora una carrellata di cinque tipologie di vino da bere per la festa del papà, cin cin!



 

Lambrusco Modena D.O.C. Ancestrale Bellei

Recuperare le tradizioni dei nostri padri, dei nostri nonni, di un gusto andato perduto. Un’esperienza che consente di reinterpretare il metodo di rifermentazione del vino in bottiglia. Prodotto esclusivamente con le uve Lambrusco di Sorbara coltivate in azienda, il profumo sviluppa una intensità aromatica di viole e di frutti di bosco. La spuma è discreta e cremosa, dal sapore secco ma pieno, con gusto di lamponi. Colore rosso velato con nuance violacee e bolle fini sempre vive. Il sedimento è il risultato della rifermentazione. Ideale con i primi piatti emiliani come tortellini, lasagne, tagliatelle al ragù. Con arrosti e bolliti e con lo gnocco fritto come si usa in Emilia.

www.francescobellei.it/

 

Lugana Riserva Menasasso Podere Selva Capuzza

Un Lugana che non teme il passare del tempo, come un papà che non ha paura di invecchiare. Il vigneto è lo stesso della sua versione più giovane, ma qui le uve dopo un’attenta e maniacale selezione vengono lasciate sulla pianta più a lungo. Arrivando a una leggera surmaturazione si riesce a conservare una notevole compostezza e rigore, che gli danno la possibilità di guardare all’evoluzione senza timore anzi, con grande fiducia, con una maggiore concentrazione unita alla struttura sicura della sua acidità permettono lunghi affinamenti. La prima annata venne prodotta nel 1998, è considerato un punto di riferimento per l’uso del legno abbinato al Lugana, l’esempio di uso della barrique per esplorare la potenziale complessità del vitigno. Il mosto fermenta in acciaio a temperature attentamente curate. Una piccola parte del futuro Menasasso affina in barrique per circa 18 mesi.

www.selvacapuzza.it/

Barolo Brezza Docg Cannubi

Siamo nel cuore del Barolo, con Brezza che è una delle aziende emblema del territorio, il papà di tanti vigneron, uno dei cru più importanti come il Cannubi, che non ha mai conosciuto disgrazia, anzi è sempre servito a dare lustro alle case vinicole che lo producevano.  Vendemmia nel mese di ottobre con cernita manuale, fermentazione alcolica dura circa 7-8 giorni con temperature che non superano mai i 26°C. In questa fase la macerazione viene effettuata a cappello emerso con frequenti rimontaggi per altri 10-15 giorni a cappello sommerso. Affinamento in botti di rovere di Slavonia di capacità media di da 30 hl, minimo due anni, successivo affinamento 9.000 bottiglie, tutte numerate, un piccolo grande capolavoro enoico.

www.brezza.it/

 

Albareda Sforzato di Valtellina Docg Mamete Prevostini

Si può dire senza paura di essere smentiti che Mamete Prevostini possa essere considerato il papà dello Sforzato moderno, sdoganando un vino dalla sua struttura potente a un elegante vino rosso da meditazione. Un po’ come fanno i padri con i figli ha educato il suo Sforzato sino a farlo diventare un figlio modello di quello che prima era un ribelle. Siamo in Valtellina, in una zona dal terreno in prevalenza sabbioso con roccia granitica sfaldata con rarità di argilla. Vitigno Nebbiolo 100%, con uve appassite, selezionando i grappoli più spargoli nelle migliori vigne della zona del Valtellina Superiore Docg Sassella e Grumello. Fermentazione in inox con 21 giorni di macerazione delle bucce sul mosto alla temperatura di 25°C, malolattica in fusti di rovere in cui l’affinamento prosegue per circa 20 mesi, riposo in bottiglia per 10 mesi. Colore tipico rosso granato scuro con riflessi aranciati, naso speziato con sentori di frutti rossi sotto spirito e rose appassite. In bocca calore e avvolgenza, un grande rosso di corpo ed eleganza.

www.mameteprevostini.com/

 

Moscato d’Asti Docg La Morandina

La leggenda narra che dalle parti del Piemonte il Moscato i papà lo davano al posto della gazzosa insieme alla merenda, il vino ideale da abbinare a fine pasto. Freschezza, aromaticità, fine perlage, uva Moscato Bianco 100%. Una delle aziende simbolo del Moscato, vigneti presenti nel Comune di Castiglione Tinella a circa 300 m sul livello del mare. Un prodotto sempre fresco, durante l’anno si effettuano 10/12 imbottigliamenti per ottenere un prodotto sempre fresco. Perlage fine, riflessi gialli con tonalità verdi, profumo fragrante e fresco, con sensazioni di fiori d’arancio, Litchi, gardenia e erbe aromatiche come la melissa

www.lamorandina.com/

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