Dopo le cinque giornate di Milano, all’ombra della Madonnina tempo delle #5giornatedelbere! Iniziativa interessante a cura di Civiltà del Bere, rivista di settore che ha inaugurato lunedi 29 febbraio la prima delle cinque degustazioni in calendario al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, con Simply The Best.Si tratta del Top delle guide italiane vini, in degustazione 94 vini tra i più premiati dalla critica enologica italiana.
“Da anni proponiamo una sintesi di eccellenza delle cantine che sono state premiate dalle principali guide italiane, con almeno due eccellenze dalle guide vini 2016– spiega il Direttore di Civiltà del Bere Alessandro Torcoli– Abbiamo invitato 32 produttori protagonisti del vino italiano a presentare i loro cavalli di battaglia, si tratta di produttori che hanno ricevuto almeno due eccellenze dalle guide vini 2016: Ais Vitae, Bibenda, Cernilli, Espresso, Gambero Rosso, Maroni, Slow Wine e Veronelli, il top del vino italiano”.
IN RICORDO DI TACHIS
Ancora vivo nella memoria il ricordo di un grande protagonista che ha fatto la storia del vino, prima della degustazione si è voluto ricordare Giacomo Tachis, proprio insieme a chi aveva lavorato con l’enologo scomparso il 6 febbraio scorso. Un convegno con alcuni dei produttori che hanno lavorato insieme a Tachis, da Piero Antinori a Valentina Argiolas, dall’enologo di Cantina Santadi Umberto Trombelli, a Priscilla Incisa della Rocchetta di Tenuta San Guido a Massimo Bernetti di Umani Ronchi, oltre al contributo di firme importanti del giornalismo enologico, come Bruno Donati, autore del libro “Tachis enologo corsaro” e Cesare Pillon, moderati in convegno da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere.
In una giornata di assaggi super con pubblico delle grandi occasioni e livello dei vini stellare, non potevamo iniziare la nostra selezione di assaggi dal figlio vinicolo più famoso di Giacomo Tachis, il celebre Sassicaia.
TENUTA SAN GUIDO- Sassicaia 2012
Siamo sul finire degli anni ’60 a Bolgheri, in Toscana, zona che sino ad allora era più conosciuta per i cipressi del Carducci che per il vino. Nel ’68 fa la sua comparsa sul mercato il Sassicaia, che sin da subito rivoluziona il mondo del vino. Un vino firmato da Tachis insieme al marchese Mario Incisa della Rocchetta, padre di Nicolò, della Tenuta San Guido. Il Sassicaia è stato precursore di uno stile affermatosi in seguito, un vino celebrità, un vino da oscar. Un’icona, un brand, oltre la sua stessa fama, ma non vittima del proprio successo. Al banco di degustazione curato da Meregalli dopo nemmeno due ore dall’apertura della degustazione è andato subito sold out. Troppo forte la tentazione di assaggiare, non capita tutti i giorni. Il gioco vale la candela si interrogano critici ed eno-appassionati, in una vera processione? Vale il prezzo del biglietto, il 2012 è stata un’annata calda e abbastanza scarsa di precipitazione in grado di far maturare il vino con uvaggio Cabernet Sauvignon 85% e Cabernet Franc 15%, olfatto frutto concentrato e minerale, in bocca ancora minerale e persistente.
ANTINORI- Tignanello 2012
Se il Sassicaia è stato forse il figlio vinicolo più famoso di Tachis, non da meno il Tignanello. “Sono veramente grato, mi ritengo molto fortunato ad aver avuto un collaboratore così prezioso “-le parole di Piero Antinori, al comando di una delle famiglie più importanti della filiera italiana- Tachis ha riassunto scienza, coscienza tecnica e grande sensibilità, scoprendo grandi potenzialità in territori nuovi come Bolgheri e Sardegna”. Un SuperTuscan il Tignanello, con uvaggio in prevalenza Sangiovese 80%, insieme a Cabernet Sauvignon 15% e Cabernet Franc 5%. Nel 2012 abbiamo un’annata comunque già pronta, ampio al naso con sentori che variano da note floreali a una speziatura dove esce la barrique in cui riposa per quattordici mesi. In bocca il tannino è elegante con una bella freschezza e nota sapida, ce lo possiamo dimenticare tranquillamente in cantina per una quindicina d’anni.
FERRARI- GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 2004
In casa Lunelli hanno preferito saltare l’annata non felicissima del 2003, ritenuta non all’altezza per il Giulio Ferrari. Ecco che la bollicina emblema della casa vinicola trentina è uscita un po’ in anticipo rispetto al solito per l’annata 2004. “Dopo i primi mesi ci stiamo riabituando al classico Giulio Ferrari– spiega Camilla Lunelli– ora riconosco il suo gusto inconfondibile, è tornato lui, mentre qualche mese fa spiccava un po’ troppo di acidità forse per una sboccatura un filo anticipata”. Del resto dopo una decina d’anni passati sui lievi, una bollicina come questa dovrebbe riposarne almeno due dopo lo stesso dégorgement, chiaro che un lieve anticipo nella sboccatura può variare anche se di poco un perfetto equilibrio tra mineralità, freschezza e acidità per una delle migliori espressioni di metodo classico made in Italy.
GIANFRANCO FINO- ES 2012
In Puglia in casa Gianfranco Fino hanno due motivi per festeggiare. La prima l’ennesimo riconoscimento, altrimenti non sarebbe tra questi banchi di degustazione, Gentleman ha decretato il Primitivo di Manduria ES 2012 come miglior rosso d’Italia, anche qui con un incrocio tra le guide di Gambero Rosso, L’Espresso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Daniele Cernilli e Luca Maroni, trasformando i simboli in voti centesimali e dando un nome, un volto ma soprattutto una territorialità al primo in classifica. Ma dalle parole di Simona Natale arriva la notizia che si aspettava da tempo. “Finalmente abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni per procedere con i lavori per l’apertura della nostra cantina a Manduria. realizzata sul modello della cantina ipogea, scavata nel tufo. Dovremmo aver superato tutti gli scogli burocratici e inaugurare tra tre anni”. Intanto godiamoci l’Es 2012, perfetto equilibrio tra potenza e struttura ottenuto da vigne vecchie che danno freschezza al vino. Un Primitivo di Manduria che ha fatto cambiare a molti l’opinione sui vini pugliesi.
I produttori protagonisti della degustazione Simply The Best sono state trentadue cantine prestigiose, che hanno saputo conquistare i giudici più severi con bottiglie di qualità e punteggi super, prese d’assalto da un pubblico che si è riversato negli spazi del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, un successo di partecipazione e di qualità.
Allegrini, Marchesi Antinori, Argiolas, Badia a Coltibuono, Baglio di Pianetto, Barone Pizzini, Bertani Domains, Cleto Chiarli, Michele Chiarlo, Donnafugata, Fantini by Farnese, Cantine Ferrari, Feudi di San Gregorio, Gianfranco Fino, Fontodi, Masciarelli, Masi Agricola, Mastroberardino, Nino Negri, Planeta, San Michele Appiano, Cantina Santadi, Sella & Mosca, Tasca d’Almerita, Tenuta di Trinoro – Passopisciaro, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo, Cantina Tramin, Umani Ronchi, Velenosi, Villa Sandi, Zonin1821.