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Clairin, la storia del vero rum artigianale riscoperto undici anni fa da Luca Gargano


Estate, al bar e non solo, è sicuramente sinonimo di rum. Dal Daiquiri alla Piña Colada, sono svariate le preparazioni che si possono infatti realizzare col celebre distillato a base di canna da zucchero. L’importante è scegliere un rum di qualità come tela su cui dipingere l’opera del bartender, a partire per esempio dall’haitiano Clairin.

Con oltre 10 milioni di abitanti, Haiti è l’isola caraibica dove il rum è ancora un prodotto totalmente artigianale, tanto che qui ha un altro nome e si chiama proprio Clairin. Parliamo di un distillato di canna da zucchero creato esclusivamente da piccoli produttori con tecniche tradizionali, che può essere considerato a ragione come uno dei pochissimi rum al 100% artigianali del pianeta.

La storia di Clairin inizia (o meglio, inizia ad affiorare) undici anni fa, quando il Patron di Velier Luca Gargano durante una delle sue numerose avventure in giro per il mondo scopre che sull’isola di Haiti ci sono centinaia di alambicchi funzionanti, quando in tutti i Caraibi sono attive solo 57 distillerie. Da qui parte un lavoro di ricerca, per capire innanzitutto cosa sia questo curioso “Clairin”, prodotto fino a quel momento interamente destinato al consumo locale. Nelle sperdute campagne haitiane si svela così per la prima volta l’esistenza secolare di distillerie primitive, di produzioni artigianali, spesso di semplici capanne al centro di un campo di canna da zucchero dove la canna viene trasportata a dorso di mulo o con carri trainati da tori e poi pressata con piccoli mulini. Detto in altre parole: Gargano si avvicina a quei produttori di Clairin che rispecchiano in maniera fedele questa diversità radicale rispetto al resto delle distillerie caraibiche, tanto per le varietà di canna utilizzate quanto per le tecniche di fermentazione e distillazione.

La conseguenza diretta è che nel 2012 nasce ufficialmente The Spirit of Haiti, una società che supporta i produttori locali e che sviluppa assieme a Slow Food un vero e proprio protocollo, un presidio che certifica i produttori del vero “Clairin traditionnel” di Haiti. Il responsabile del Presidio è il produttore Michel Sajous della distilleria Chelo, ma ne fanno parte anche Faubert Casimir, Fritz Vaval e Romelus Bethel, oltre ad altri sette produttori che non sono stati selezionati per imbottigliamenti ma che seguono tutti gli aspetti produttivi del protocollo.

Il metodo di produzione e la nascita di un protocollo

Il protocollo, sviluppato da Luca Gargano, The Spirit of Haiti e Slow Food, garantisce la qualità e l’autenticità in ogni aspetto produttivo, dall’agricoltura fino all’imbottigliamento del Clairin:

Il terroir e le selezioni

Ogni regione haitiana ha una sua tradizione di produzione e delle specifiche varietà di canna che conferiscono ai Clairin aromaticità distintive. I Clairin selezionati da Luca Gargano rispecchiano questa diversità e sono i seguenti:

Per saperne di più: www.velier.it/it/rum/102-clairin.html

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