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BEVERFOOD NEWS – Le bevande della Coca-Cola sbarcheranno quanto prima nei tabaccai. La multinazionale americana ha infatti firmato un accordo con la F.I.T. (Federazione Italiana Tabaccai) finalizzato alla commercializzazione e alla rivendita dei propri prodotti nei negozi associati (circa 48 mila in tutta Italia), con l’impegno da parte di Coca-Cola di fornire in comodato ad ogni tabaccaio un frigorifero per la conservazione delle bevande, oltre ad assicurare la consegna dei prodotti e l’assistenza al punti di vendita.

“Grazie a questo importantissimo accordo – si legge nella comunicazione della Federazione ai propri membri – i tabaccai avranno la possibilità di vendere Coca-Cola (e tutti i prodotti della multinazionale americana) a prezzi estremamente concorrenziali”. Gli esercenti che aderiranno a questa iniziativa inoltre, riceveranno una frigo-vetrina delle dimensioni ideali per una tabaccheria, in comodato d’uso gratuito, a cura e a spese della Coca-Cola. Gratuito anche il servizio di assistenza tecnica per questa attrezzatura.

Parere positivo a questo accordo sembrerebbe venire dall’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico che ammetterebbe la possibilità per i tabaccai di vendere bevande preconfezionate senza il possesso del requisito professionale previsto per il settore alimentare e senza la presentazione del modello COM1, salvo solo il rispetto delle norme igienico sanitarie relative ai locali ed alle attrezzature utilizzate. Si ricorda che già da tempo le tabaccherie possono vendere pastigliaggi vari pre-confezionati, che in quanto rientranti nella categoria dei generi alimentari non deperibili senza necessità di particolari trattamenti di conservazione, non richiedono specifico requisito professionale. Per le stesse ragioni potrebbero essere fatte rientrare nella stessa categoria le bevande pre-imbottigliate.

Il fatto ha immediatamente suscitato le reazioni di Italgrob, da anni impegnata in una vera e propria battaglia legale contro Coca-Cola HBC Italia. Al riguardo Giuseppe Cuzziol (presidente di Italgrob) ha precisato: “Ancora una volta le scelte del colosso americano appaiono chiaramente finalizzate ad un unico obiettivo, vale a dire l’indebolimento della concorrenza, a scapito delle realtà più piccole, e soprattutto la creazione di barriere commerciali significative, non solo per noi grossisti, ma per tutti gli attori del mercato delle bevande in Italia. L’economia italiana stenta ancora a decollare, e i consumi fuori casa, già fortemente indeboliti dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie, non saranno certo sostenuti dall’apertura di questo nuovo mercato. Non solo ci si sposterà verso una sempre crescente spersonalizzazione della vendita di bevande, ma i pubblici esercizi, già indeboliti dalla crisi del settore, subiranno un ulteriore contraccolpo”. Mancano al momento dichiarazioni pubbliche da parte della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)

+ INFO: canali.libero.it/affaritaliani/ + www.eurofinanza.it/ del 19.11.08 – www.tabaccai.it

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