Cocchi, casa storica piemontese fondata ad Asti nel 1891 e da sempre impegnata in prima linea nell’affermazione del metodo classico piemontese, si conferma al vertice della scena enologica con una serie di riconoscimenti e punteggi di grande importanza ottenuti dai suoi vini Alta Langa.
Spiccano i Tre Bicchieri assegnati all’Alta Langa Extra Brut Millesimato 2019 dalla guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso: un traguardo di grande prestigio che si aggiunge a numerosi altri riconoscimenti che Cocchi ha collezionato nell’ultimo anno.
Il palmarès di Cocchi continua a crescere: il neonato Espressione Bianc Alta Langa DOCG 2018, una nuova e raffinata cuvée 100% Chardonnay senza alcun dosaggio, è stata recentemente selezionata come Top Wine dalla guida Slow Wine 2025.
Il Pas Dosé Alta Langa DOCG 2018 ha ottenuto la Medaglia d’Oro alla Wow Competition di Civiltà del Bere, il Sigillo Oro al The Wine Hunter Award e 94 punti nelle degustazioni di Luca Teboni (nel millesimo 2017).
Il Totocorde Alta Langa DOCG Brut 2018 ha conquistato la Corona di Vinibuoni d’Italia 2025 e 90 punti all’ultima edizione del concorso Decanter; nel millesimo 2017 era stato valutato con 92 punti da Wine Enthusiast.
Ora, con l’Alta Langa Extra Brut 2019 da uve biologiche insignito dei Tre Bicchieri, Cocchi consolida il suo ruolo di punta nel panorama delle Alte Bollicine Piemontesi.
Un’etichetta giovanissima che vanta un’eredità pionieristica
Il primo millesimo di Alta Langa DOCG Extra Brut di Cocchi è stato presentato in anteprima a Verona allo scorso Vinitaly. In pochi mesi, questo vino ha raggiunto una grande ribalta.
Fin dai primi passi nel mondo dell’Alta Langa, all’inizio del progetto sperimentale che ha condotto alla creazione della denominazione negli anni Novanta, Cocchi ha fatto dell’innovazione e della qualità la propria bandiera. La cantina è stata tra le prime a credere nel potenziale di questa appellazione, con un approccio visionario. Oggi, il risultato di questi investimenti si traduce in cuvée che esprimono al meglio le caratteristiche uniche del territorio delle terre alte di Langa e che continuano a ottenere riconoscimenti a livello mondiale.
“L’Alta Langa DOCG Extra Brut Biologico 2019 è stata una nuova scommessa su una denominazione su cui abbiamo creduto e investito fin dagli esordi, e che con energia abbiamo sostenuto – commenta Giulio Bava, proprietario con la sua famiglia della Giulio Cocchi –. La lunga storia di Cocchi è costellata di importanti primati all’interno dell’appellazione: Cocchi fu tra i primi produttori a credere nelle Alte Bollicine Piemontesi, tanto che oggi, nelle nostre cantine, sono conservate due intere decadi in magnum da degustare, da quando ‘Alta Langa’ era poco più che un sogno, un progetto e un marchio, non ancora una denominazione”.
Cocchi e l’Alta Langa DOCG: una storia di impegno e primati Cocchi si distingue non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche la costante tensione verso l’eccellenza. Il recente successo dell’Alta Langa Extra Brut 2019 non è che la conferma più recente di un percorso fatto di pionierismo e passione. Ogni nuova cuvée rappresenta un ulteriore passo avanti nella stretta relazione tra Cocchi e la denominazione Alta Langa: Cocchi è stata la prima cantina in assoluto a proporre un vino Alta Langa da sole uve Chardonnay (Bianc ‘d Bianc), primo millesimo 2000, e nello stesso anno la prima a proporre un vino rosato (Rösa); nel 2019, persino la prima a lanciare una Grappa di Alta Langa.
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“Ancora oggi per Cocchi è un punto d’orgoglio la fedeltà piena alla denominazione, la perfetta rispondenza a un disciplinare particolarmente rigoroso, che consente di produrre solo vini millesimati, espressione cioè di una sola vendemmia che viene riportata in etichetta; un disciplinare che richiede per questo metodo classico non meno di 30 mesi di affinamento, e Cocchi fa di più, uscendo sul mercato con cuvée che hanno riposato sui lieviti un anno in più, oltre i 30 mesi previsti, come avviene oggi con questa cuvée bio, 46 mesi sui lieviti”.
+ INFO: www.cocchi.it/