Giovedì 10 marzo al bar “Radici” di Asti (vicolo Giovanni Battista Giuliani 4/6) si svolgerà, a partire dalle 18, la serata “Cocchi Takeover”: cocktail e abbinamenti gastronomici, dall’aperitivo al dopo cena, che raccontano i 130 anni della Giulio Cocchi.
I cocktail sono a cura di Radici (Sebastiano Garante e Antonio Cafagna), mentre i piatti sono ideati e preparati dallo chef Romeo Morelli.
I cocktail:
1891 – Cocchi Dopo Teatro Vermouth Amaro, Scotch Whisky, Infuso agli amaretti, Sciroppo di pere abate, Bitter al Cioccolato, Pera essiccata al cioccolato
L’anno in cui tutto iniziò. Il giovane pasticcere fiorentino Giulio Cocchi scese dal treno ad Asti trovando l’amore e la propria vocazione.
Cocchi non lasciò più Asti: vi si stabilì, creò la propria attività, inventò diversi tipi di Vermouth, l’Aperitivo Americano, il suo iconico Barolo Chinato, alcuni distillati e avviò una rinomata produzione di spumanti metodo classico e metodo italiano.
Casa Cocchi de Venezuela – Cocchi Storico Vermouth di Torino, Bitter, Campari infuso al caffè, Sciroppo di ananas grigliato, Rondella di ananas essiccata
Nella storia di Cocchi fu sensazionale l’apertura di un circuito di bar e “filiali di degustazione”: un’organizzazione che somigliava, a inizio ‘900, a uno dei nostri franchising contemporanei. Uno dei figli di Giulio Cocchi, Federico, sposò una donna sudamericana e fondò negli anni Quaranta una Casa Cocchi de Venezuela a Caracas.
Vesper #2 – Cocchi Americano infuso al cardamomo, London Dry Gin, Vodka, Marmellata di Lime, Aria mediterranea
Twist sul famoso cocktail di James Bond, il Vesper Martini, che nella prima decade degli anni 2000 portò l’attenzione della stampa d’oltreoceano – dal Washington Post e al New York Times – sull’aperitivo Americano Cocchi.
Questi invece i piatti che accompagneranno la serata:
Asti – Cavolo scottato, farcito di toma e piemontese e finito con fonduta e amaretti sbriciolati
La città di Asti, con la sua cultura enologica, rappresentò una svolta fondamentale nella vita di Giulio Cocchi: fu nella città di Asti che il genio di Cocchi trovò il terreno ideale per esprimersi e qui a lungo, per oltre un secolo, furono attivi gli stabilimenti di Cocchi.
Asmara – Pita bread servita con ragù di agnello e ragù di verdure con pollo al curry, salsa alle spezie e una battuta di Fassone Piemontese
I documenti delle esportazioni dimostrano il commercio dei prodotti Cocchi in tutto il mondo già agli inizi del Novecento. Nel 1938 ad Asmara, in Eritrea, fu Federico, il maggiore dei figli di Giulio Cocchi, ad aprire un Bar Cocchi che divenne in breve centro della vita sociale e del consumo di vermouth e vini piemontesi.
Caracas – Pulled pork servito caldo con peperoncino fresco, salsa di cacao e Barolo Chinato Cocchi
È dedicato alla capitale venezuelana, che ospitò la Casa Cocchi de Venezuela, fondata da Federico Cocchi.
Monferrato – Bunet morbido e ristretto al Vermouth Dopo Teatro Cocchi
Dulcis in fundo, questo nuovo passaggio nella storia di Cocchi: dal 1978 il controllo dell’azienda è passato in capo alla famiglia Bava, viticoltori di Monferrato e Langa, e l’attività produttiva si è spostata a Cocconato.
All’arrivo, un calice di benvenuto di Totocorde Alta Langa Docg sarà offerto da Cocchi.
+info: www.cocchi.com