Si beve sempre di più con gli occhi nel mondo di oggi, fare un buon drink è fondamentale, ma non basta per fare la differenza. Da questo assioma valido anche nel mondo dei cocktail bar deve essere partito il barman fiorentino Luca Manni, per dare forma a “Cocktail Estetica” , un libro sulla filosofia del bere miscelato tra teoria e pratica, in uno scenario dove la scelta del consumatore è sempre più influenzata da altri fattori come le condivisioni social, il fascino del locale o l’esperienza della bevuta.
“Se è bello, è anche più buono”, questo il motto di Luca Manni, uno dei volti noti della mixology italiana, conosciuto come “lo Sceriffo”, che negli anni si è esercitato in fotografie seriali prima di dare vita a un vero e proprio libro che non poteva che mettere insieme tutto questo. Una sorta di Filosofia Liquida che promette di stupire, “Cocktail Estetica” (ed. Il Forchettiere, 160 pag. 20 euro), è stato scritto insieme ai giornalisti Federico S. Bellanca e Giacomo Iacobellis, due firme graffianti del settore del beverage cresciute nella cantera di Beverfood.com che stanno spiccando il volo sfornando libri a go-go, partendo da quella Firenze che ancora una volta si conferma la culla del rinascimento del bere miscelato.
“Ho individuato e approfondito alcune macrotematiche – spiega Luca Manni – per dare al drink un’impronta visual riconoscibile e marcata: dalla trasparenza del vetro e del ghiaccio fino all’esplosione cromatica delle polveri e dei liquori, passando per il complesso mondo delle garnish e del loro galateo, queste componenti devono lavorare di concerto, in armonia, con l’obiettivo di arrivare al tavolo ed essere apprezzate, ma soprattutto ricordate, dal cliente”.
Il libro sarà da giugno nelle librerie di tutta Italia, passa in rassegna lo stile di miscelazione di Luca Manni, con tanta cura nei dettagli estetici. In “Cocktail Estetica” il bar manager del MoveOn di Firenze analizza tutti gli elementi connessi alla costruzione di un cocktail, dal tipo di bicchiere alla garnish fino al ghiaccio, comparati con le esperienze dei più importanti fotografi di food, esperti di design, giornalisti e influencer del settore, ma soprattutto con il contributo di 10 bartender internazionali: da Giorgio Bargiani, n. 1 al mondo con il suo Connaught Bar a Londra, passando al giapponese Hiroyasu Kayama, n. 9 in 50 Best Asia col suo Ben Fiddich a Tokyo, fino ai migliori bar di Parigi, Barcellona e Miami. La ciliegina sulla torta? Le 25 ricette inedite realizzate da Manni con i migliori distillati, quelli da lui scelti per la loro capacità d’ispirarlo e per la versatilità nel bicchiere.
Non solo drink in “Cocktail Estetica”, ma anche impiattamento e fine dining contemporaneo e comunicazione, una delle esigenze per trasmettere nella maniera giusta le proprie creazioni e alle contaminazioni tra bere miscelato e altri settori, dall’arte, al cinema, la letteratura, i manga e addirittura l’architettura. Un viaggio in tutto il mondo per scoprire l’estetica, ingrediente segreto, visibile e invisibile allo stesso tempo , di un cocktail di successo. Dalla teoria alla pratica, i signature di Luca Manni si potranno degustare con gli occhi prima ancora che essere provati al bancone del bar, dal 1 giugno anche questo sarà possibile.