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COK Cans or Kegs: il mercato dei cocktail ready to drink pronto alla sfida del 2021


Il 2020 è stato un anno difficile per il settore del bar, in uno scenario  particolare un piccolo spiraglio di luce c’è stato con la nascita di molte realtà che si sono affacciati al comparto dei cocktail pronti da bere. Se fino a qualche tempo fa venivano guardati con un po’ di diffidenza e di superiorità da parte dei bartender, sono proprio loro oggi in questa fase ad essere impegnati in realtà che hanno sviluppato il business model nel periodo più buio del lockdown. Oggi vi parliamo di COK una realtà che produce cocktails ready-to-drink di altissima qualità mettendoci in ogni goccia passione e dedizione. COK Cans or Kegs questo il loro claim con una comunicazione accattivante al grido di ovunque voi siate, drink pronti da consumare, per i cocktails prêt-à-porter.

 

“COK è la soluzione ideale per chi ha bisogno di fare qualità, essere rapido, servire in maniera costante ed avere un controllo efficace sui consumi ed evitare spreco assoluto- spiega Dom Carella– Costruiamo gran parte degli ingredienti  con il  fine di avere ricette e gusti unici anche se parliamo di cocktails classici, utilizzando la tecnologia keykeg che ci permette di avere fusti leggeri, totalmente riciclabili e con la bag di alluminio nel keg tenere i liquidi lontano da luce e conservati in vuoto assoluto”.

Che si tratti dell’ora dell’aperitivo o di un momento di relax, i ragazzi di COK creano miscele uniche e sempre perfette, attraverso una ricerca esclusivamente di materie prime di altissima qualità con le quali vengono miscelati i drink. L’obiettivo è creare prodotti in grado di coniugare gusto, genuinità e standard di alto livello, utilizzando prodotti sviluppati direttamente da loro a marchio Icons Liquors & Co, al fine di ottenere dei drink con gusti e aromi unici.

Le soluzioni sono pensate sia per i locali oppure anche al mondo degli eventi quando si potrà ripartire in sicurezza. Con COK si può sopperire sia alla mancanza di un bartender di livello, oppure in mancanza di spazio per una cocktail station, verrà fornito in comodato d’uso tutto il necessario, le soluzioni ready-to-drink permetteranno di ottimizzare tempi, spazi e costi. Dietro il progetto COK vi sono professionisti con lunga esperienza nel settore food and beverage, Domenico “Dom” Carella, bartender di lungo corso con esperienze in tutto il mondo e OAK, società di consulenza che opera nel mercato della ristorazione retail.

La gamma iniziale parte con 6 cocktail grandi classici, Gin Tonic, Americano, Paloma, Spritz, Hugo Spritz, Gin Gin Mule, il costo di 180 € + iva consente di avere una forchetta di realizzazione di un numero di drink tra i 110 e 160 con costi che variano da 1,12 a 1,63 euro per drink, è stata lanciata anche una playlist con abbinamento di cocktail e musica e si pensa già al 2021. “Siamo partiti con sei ricetta higball sodate- chiosa Carella- contiamo di arrivare al doppio nel 2021 producendo anche drink flat. A marzo partiremo anche con le lattine e a breve avremo un servizio custom per chi vorrà produrre le proprie ricette con la nostra tecnologia”.

INFO www.cokcompany.it

 

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