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Iniziare la giornata con un bicchiere di succo d’uva a colazione accontenta il palato, ma è un gesto che fa bene alla salute. Si tratta di un progetto portato avanti dalle imprese vitivinicole del gruppo “Enoteca Fattoria Amica”– Coldiretti Cuneo. Coinvolge anche la Scuola Enologica di Alba e prevede di sottrarre un po’ d’uva alla vinificazione per produrre il succo d’uva, e punta a diversificare le produzioni delle aziende, per ampliare la gamma delle offerte e quindi per approcciare tutta la famiglia, compresi i bambini. E’ anche ulteriore sbocco di mercato per l’uva che deriva dagli stessi vigneti che originano le DOC e DOCG note ed affermate. Gli agriturismi ed i ristoranti locali potranno quindi servire succo d’uva a kmO, insieme o in sostituzione degli altri succhi di frutta.

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Con la Scuola Enologica si stanno effettuando analisi e valutazioni finalizzate ad individuare il processo produttivo più idoneo a conservare intatte le peculiarità dell’uva ed a trasmettere al succo le sostanze che ne caratterizzano la sua qualità. Il succo d’uva in oggetto è ottenuto semplicemente spremendo i grappoli per ottenerne il mosto che poi è lasciato decantare, chiarificato e infine sottoposto a pastorizzazione (riscaldamento per evitarne la fermentazione) e immediato imbottigliamento. Tutto il processo dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento è concentrato in due giorni per preservare intatti tutti gli aromi primari dell’uva. Non ci sono altre aggiunte, il succo è al 100% derivato dal frutto. In commercio si trovano prodotti spesso diluiti, ma in questo caso, l’acqua se vuole la può aggiungere nel bicchiere a suo piacimento chi beve. In questo modo, come sostengono le ricerche in campo medico, il prodotto contiene sostanze definite bioattive, che derivano dall’uva, e che hanno proprietà antiossidanti in grado di combattere alcune malattie e di proteggere il sistema cardio-vascolare. Questi componenti attivi si trovano anche nel vino ed anche per il vino le ricerche scientifiche e le statistiche (molti lavori sono riferiti all’Osservatorio Nazionale sul Consumo Consapevole del Vino), hanno dimostrato che chi beve in modo moderato riduce il rischio di incorrere in malattie da invecchiamento, in particolare le coronopatie, l’ictus, la demenza senile ed il diabete, rispetto chi è astemio.

+info: www.cuneocronaca.it/news.asp?id=42224

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