L’arrivo delle bibite all’arancia senza arance è la pericolosa conseguenza di una deriva che ha già portato al via libera comunitario al vino “senza uva”, al formaggio prodotto a partire da caseina e caseinati -invece del latte- e al cioccolato con grassi diversi dal burro di cacao. E’ la Coldiretti ha lanciare l’allarme nel sottolineare che occorre contrastare una tendenza che inganna i consumatori, danneggia i produttori, mette a rischio la qualità dell’alimentazione e la salute stessa dei cittadini. Assobibe ritiene, invece, del tutto falso l’allarme sulle aranciate, su cui non c’è in essere nessuna variazione normativa.
COLDIRETTI: Le aranciate senza arancia
La possibilità di vendere sul mercato bibite di fantasia al gusto e con il colore dell’arancia senza contenere tuttavia neanche una minima percentuale del prezioso agrume è prevista invece – riferisce la Coldiretti – dal progetto di legge comunitaria -già approvato dal Senato- che di fatto taglia l’obbligo del contenuto minimo del 12 per cento di succo di agrumi previsto fino ad ora per questo tipo di bevande. Il testo prevede infatti l’abrogazione dell’articolo 1 della legge n°286 del 1961 secondo il quale – spiega la Coldiretti – “Le bevande analcoliche vendute con denominazioni di fantasia, il cui gusto ed aroma fondamentale deriva dal loro contenuto di essenze di agrumi, o di paste aromatizzanti di agrumi, non possono essere colorate se non contengono anche succo di agrumi in misura non inferiore al 12 per cento”.
La sostituzione del succo con aromi e coloranti non è solo un inganno per i consumatori ma – sostiene la Coldiretti – pone seri dubbi sugli effetti per la salute considerato che molte di queste sostanze sono oggetto di studi e verifiche per il loro supposto effetto negativo sui bambini (iperattività). D’altra parte l’elevato contenuto di zuccheri – precisa la Coldiretti – ha sicuramente effetti negativi sul preoccupante aumento della percentuale di casi di obesità e sovrappeso tra i giovani che in Italia ha raggiunto il 30 per cento. Peraltro si verificherebbe una drammatica riduzione del consumo di frutta poiché l’eliminazione totale della soglia del 12 per cento farebbe sparire dalle tavole e dai frigoriferi – stima la Coldiretti – 120 milioni di chili di arance all’anno prodotti in 6.000 ettari di agrumeti, con danni evidenti per consumatori e produttori. (fonte:www.coldiretti.it)
ASSOBIBE: LE ARANCIATE NON SONO TOCCATE – E’ TUTTO UN FALSO ALLARME
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Assobibe, l’associazione aderente a Confindustria che riunisce i produttori di bevande analcooliche, rassicura dai “falsi allarmismi” diffusi in questi giorni, spiegando che per le aranciate non ci sarà nessuna novità. “Le bevande interessate dalla modifica in discussione in Parlamento sono solo quelle ‘di fantasia’ e non le ‘aranciate’, che devono contenere succo di frutta (almeno 12%) e per cui non è prevista alcuna modifica”. La norma contenuta nel disegno di legge comunitaria 2008 è riferita alle sole bevande “di fantasia”, ribadisce Assobibe in una nota. “Questa norma – spiega l’associazione – è volta a eliminare un vincolo del 1961 sui coloranti nelle bibite ‘di fantasia’ che limita la possibilità di colorare tali bibite in presenza di succo di agrume a specifiche condizioni. Il medesimo vincolo non esiste se il succo è di qualsiasi altro frutto”. (fonte www.assobibe.it)
NDR: è davvero sorprendente che la gran parte dei media abbia ripreso il comunicato di denuncia della Coldiretti lanciando una vera e propria campagna mediatica sull’aranciata senza arance e che poi gli stessi media, salvo qualche rara eccezione, si siano dimenticati di pubblicare il comunicato di Assobibe che chiarisce che non è stata toccata la normativa sulle aranciate.
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