Con un aumento record del 24 per cento nelle bottiglie spedite all’estero lo spumante italiano conquista le tavole nel mondo dove la maggioranza dei brindisi delle feste di fine anno saranno Made in Italy. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’inizio delle festività di Natale e Capodanno, sulla base dei dati relativi al commercio estero di spumante italiano nel mondo nei primi otto mesi del 2011. Complessivamente – sottolinea la Coldiretti – si stima che saranno oltre 200 milioni le bottiglie di spumante Made in Italy consumate all’estero nel 2011 su una produzione complessiva di circa 400 milioni. Quest’anno nel mondo – precisa la Coldiretti – si beve più spumante italiano che champagne grazie alle performance realizzate in pochi anni soprattutto dal prosecco che rappresenta oltre la metà dello spumante prodotto in Italia.
Un successo che – sottolinea la Coldiretti – è il frutto della crescita dello spumante in Germania (+5 per cento) che è il principale importatore, seguito dal boom negli Stati Uniti (+31 per cento) e nel Regno Unito (+ 21 per cento). Tra i nuovi clienti del Made in Italy – precisa la Coldiretti – si fa luce la Russia che si classifica al quarto posto con un aumento record del 46 per cento. Il successo fuori casa conquistato dallo spumante italiano è accompagnato – continua la Coldiretti – dalla leadership incontrastata in Italia dove il brindisi Made in Italy stravince nel 98 per cento dei casi. Una scelta a difesa del territorio e dell’economia nazionale che – si augura la Coldiretti – sarà fatta anche in occasione dei festeggiamenti pubblici ed istituzionali in coerenza con la recente decisioni del presidente del Consiglio Mario Monti di utilizzare auto italiane. Lo spumante – conclude la Coldiretti – dimostra una tendenza anticiclica rispetto alla crisi anche in Italia dove a fine anno si stima un aumento dei consumi familiari in quantità del 2 per cento, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale.
IL BOOM DELLO SPUMANTE MADE IN ITALY ALL’ESTERO
Russia + 46 per cento
Gran Bretagna + 21 per cento
Stati Uniti + 31 per cento
Germania + 5 per cento
TOTALE + 24 per cento
FONTE: Elaborazioni Coldiretti su dati Istat in valore relativi ai primi 8 mesi del 2011