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Per la prima volta la Collezione Enrico Maltoni porterà in mostra 23 preziosi gioielli del caffè espresso nelle sale di una banca: la sede della Banca di Teramo in Viale Crucioli, 3. Dal 9 al 25 novembre 2007 la raccolta più ricca e prestigiosa al mondo racconterà nella sala Carino Gambacorta, nei preziosi e rari modelli esposti, la storia di oltre cento anni della macchina da caffè espresso made in Italy.


L’idea di creare un angolo della cultura nella sede centrale della Banca di Teramo – Viale Crucioli, 3- nasce dalla passione che da sempre contraddistingue l’impegno del Presidente della Banca, Antonio Tancredi, e dall’esigenza sempre più forte di rendere la presenza dell’Istituto Bancario attivo sul territorio teramano. Particolarmente significativa in questo contesto è la mostra Espresso made in Italy, storia, cultura, design che dal 2000 si propone come primario obiettivo di promuovere la storia, la cultura e il design della macchina da caffè espresso made in Italy, perseguendo così gli stessi obiettivi di divulgazione culturale e storica che guidano l’operato della Banca di Teramo e del suo Presidente.

A partire da venerdi 9 novembre la mostra inaugurerà al pubblico e tutti potranno ricordare ed ammirare da vicino le “signore del caffè” espresso che dai primi del Novecento ai giorni nostri hanno contribuito a rendere celebre il rito del caffè espresso italiano nel mondo. Ecco allora sfilare in mostra, insieme alla prima macchina “a colonna” modello Ideale costruita nel 1905 nell’officina de La Pavoni a Milano e proveniente da un caffè di Piazza S.Marco a Venezia, la Victoria Arduino modello Extra degli anni ’10 in puro stile Liberty vicino alla Rancilio modello Ottagonale e Preziosa del 1930. Nel secondo dopoguerra Gaggia con la Classica 1948 sostituisce il modello “a colonna” con il funzionamento a pistone, e la bevanda che prima sapeva d’amaro e di bruciato diventa la moderna “crema caffè”. Seguirà poi la prestigiosa Rancilio modello Preziosa 1953.

Marchi celebri come Rancilio, La Pavoni, La Cimbali, Gaggia, Faema, Victoria Arduino, sviluppano modelli rivoluzionari e d’estrema eleganza tanto da trasformare la macchina da caffè da bar in vera arte italiana per degustare il caffè espresso nel mondo. Sarà poi la volta degli anni ’50 e ‘60 e degli autentici gioielli del design italiano come la San Marco del 1952, soprannominata “Lollobrigida” per le sue fattezze morbide e arrotondate, e ancora La Pavoni Concorso del 1956 disegnata da Bruno Munari ed Enzo Mari detta “Diamante” per le sue forme sfaccettate, fino a Pitagora de La Cimbali del 1962 disegnata dai fratelli Castiglioni. Negli anni ’70 il grande designer Marco Zanuso firma per Rancilio la Z-8 che segna l’inizio di nuove forme decisamente più squadrate della macchina da caffè espresso. Di qui il passo è breve per giungere ai nostri giorni con il modello Classe 10 di Rancilio, che rappresenta l’evoluzione e il futuro dell’espresso insieme all’avveniristica B.L.U.E. LB 1000 (Best Lavazza Ultimate Espresso) design Pininfarina.

+INFO: Ufficio stampa: Sabrina Marin ph. +39 347 7114074 + info. www.espressomadeinitaly.comwww.bancaditeramo.it

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