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Ai blocchi di partenza il via al 1° corso professionale, organizzato da Unionbirrai, dedicato a chi opera a livello professionale nella produzione di birra artigianale, che si terrà presso il Jolly Hotel Milanofiori di Assago (MI) il 3-4-5 aprile p.v. L’associazione, che sostiene la birra artigianale in Italia, come da statuto, ed al pari di realtà associative che operano in altri Paesi, persegue finalità culturali e divulgative volte alla informazione dei propri associati, produttori e/o consumatori.


L’associazione è costituita da appassionati, conoscitori, produttori “casalinghi”, ( homebrewers), e da brewers professionisti, che hanno scelto di intraprendere l’attività di birrai artigiani a livello imprenditoriale. A quest’ultima categoria si rivolge l’iniziativa del primo corso di aggiornamento professionale promossa da Unionbirrai, con il contributo di alcune importanti aziende fornitrici di impianti e materie prime quali: FOODING – VELO Group di Altivole (TV), UBERTI srl di Venezia , IMPIANTINOX srl di Sarcedo (VI) e altri.

Agostino Arioli , noto birraio, responsabile della formazione per Unionbirrai, spiega: “Si tratta del primo corso tecnico di livello superiore sinora organizzato da Unionbirrai e, per la qualità dei docenti ed il livello di approfondimento, probabilmente quanto di più ricco abbia sinora offerto il mercato della formazione nell’ambito della birra artigianale in Italia. Il corso è articolato su 20 ore circa di lezioni, con l’obbiettivo di fornire, su base rigorosamente pratica, nuovi strumenti di conoscenza e di controllo del prodotto”.

Simone Monetti, direttore operativo dell’associazione, aggiunge: “il team dei docenti è costituito da figure di eccellente e riconosciuta professionalità, Gianni Pasa, Brau Meister diplomato, e responsabile dello stabilimento Birra Castello di Pedavena; Stefano Buiatti, docente di Tecnologie della Birra e di Detergenza e Sanificazione all’Università di Udine; Flavio Boero, responsabile qualità di Carlsberg Italia, Induno Olona (VA); Stefano Cossi, head brewer di Thornbridge Brewery, Derbyshyre, England, ed inoltre i nostri birrai Agostino Arioli e Giovanni Campari.

Un rapido sguardo ai numeri del settore dà l’idea dello sviluppo di un fenomeno che ha dato origine ad una categoria sempre più “frizzante”. Nel giro di circa tre lustri da zero ad oltre 220 imprese con un impianto di produzione spesso, ma non sempre, inserito in un locale di somministrazione (brewpub), con un numero d’addetti impiegati nella produzione e nei locali di somministrazione che supera le 2.500 unità. La gamma dei prodotti spazia dalle birre “classiche” ad interpretazioni e riedizioni di stili meno noti ma che stanno entusiasmando il pubblico, con spezie ed ingredienti a volte inusuali che testimoniano la creatività e la passione dei birrai italiani. Su questo aspetto si inserisce l’iniziativa promossa dal presidente Unionbirrai, Franco Sangiorgi, per la creazione di un marchio di qualità delle birre artigianali italiane attraverso la stesura di un disciplinare di produzione che possa indirizzare lo sviluppo dei prodotti verso standard qualitativi sempre più alti e facilmente riconoscibili dal consumatore.

+Info ed iscrizioni: Simone Monetti tel. 3316895925

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