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I dati dell’ultimo Report Assobirra sul mercato italiano della birra consentono di fare il punto sul quadro competitivo nel nostro paese. Heineken IT consolida il primato con volumi intorno ai 5,7 mio hl (ca. 31% del mercato). Analogamente Peroni (gruppo SABMiller) consolida la seconda posizione con volumi per 3,95 mio hl (oltre 21% di quota). Al terzo posto, secondo i dati Assobirra, si colloca Inbev Italia che, pur operando solo con importazioni, realizza vendite per 1,33 mio hl di birra, mentre al quarto posto si colloca Carlsberg It che nel 2007 ha realizzato 1,16 mio hl

BIRRAI

Struttura offerta birre Italia 2003-2006 – (000hl)

2003

2004

2005

2006

2007

su 2003

Heineken Italia

5.926

5.750

5.649

5.630

5.676

-4,2%

Peroni SABMiller

4.340

4.018

3.814

3.822

3.946

-9,1%

Inbev It (solo import)

1.000

1.000

1.400

1.272

1.330

+33%

Carlsberg Italia

1.460

1.401

1.246

1.172

1.160

-21%

MULTINAZIONALI

12.726

12.169

12.109

11.896

12.112

-4,0%

Forst & Menabrea

763

752

775

743

766

+0,3%

Birra Castello UD

538

615

765

668

715

+32,9%

Tarricone Morena

230

297

319

°300

°300

+30,0%

Theresianer

20

19

19

20

21

+5,0%

INDIPENDENTI IT

1.551

1.683

1.879

1.731

1.802

+16,2%

Altri Other

3.175

3.342

3.352

4.224

4.599

+44,9%

TOTALE

17452

17194

17340

17851

18513

+6,1%

Fonti/Source: Elaborazioni Beverfood su dati Assobirra e dichiarazioni produttori –
( °) Stime indicative

Le multinazionali che occupano i primi 4 posti della classifica del mercato realizzano nell’assieme una quota del 65,4% nel 2007, contro il 72,9% del 2003. Heineken e Peroni, che avevano perso volumi nel biennio 2004-05, mostrano segnali di recupero nell’ultimo esercizio; Inbev è cresciuta, anche in reazione a nuove acquisizioni di marchi (Spaten-Lowenbrau-Franziskaner), mentre Carlsberg Italia, sempre secondo i dati Assobirra, perde ininterrottamente volumi e quote dal 2003.

Buona performance dei birrai indipendenti che consolidano i volumi oppure li aumentano, ma soprattutto va sottolineata la crescita delle importazioni che in soli 4 anni hanno guadagnato ben 7 punti di quota di mercato. Tra le aziende importatrici, oltre a Inbev Italia, spiccano la Ceres Italia (filiale del gruppo danese Royal Unibrew) e Bavaria Italia (filiale dell’omonimo gruppo olandese) con volumi intorno ai 500.000 hl anno, mentre intorno ai 200.000 hl di birre importante si collocano Warsteiner Italia e Radeberger Italia, filiali italiane degli omonimi gruppi tedeschi. Si tenga conto che ca il 60% delle importazioni a volume proviene dalla Germania.

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