È Genny del birrificio Soralamà di Vaie (TO), la birra artigianale che si è aggiudicata il primo gradino del podio della prima edizione del concorso di Unionbirrai “BdA – Fruit&Herb Beers”, premio che vuole accendere i riflettori su tutte quelle birre artigianali prodotte con l’uso di ingredienti territoriali fortemente legati alla biodiversità e alla varietà bioclimatica delle aree geografiche italiane.
Ispirata alle blanche belghe, la birra del birrificio piemontese è caratterizzata dalla presenza fra gli ingredienti del genepì valsusino, ed è stata decretata la migliore nel contest satellite di Birra dell’Anno che ammette tutte le birre che trovino caratterizzazione data da frutta, vegetali o erbe fortemente legati al territorio italiano di provenienza, con denominazione riconosciuta IGP – DOP – DOCG – DOC o di prodotti Presidio Slow Food o inseriti negli Atlanti dei prodotti tipici e tradizionali delle regioni italiane.
Sul secondo gradino del podio è invece salita IBUprofana, birra con agrumi pugliesi prodotta dal Birrificio Birranova di Triggianello (BA). Mentre ad aggiudicarsi il terzo posto ex aequo sono state Angelica Porter del Birrificio di Naon di Porcia (PN), che fra gli ingredienti inserisce l’Angelica sylvestris, pianta autoctona del Friuli Venezia Giulia, e la birra Rusticana, prodotta con prugne selvatiche tipiche del territorio emiliano romagnolo, del Birrificio Claterna di Castel San Pietro Terme (BO).
Le birre del concorso BdA – Fruit&Herb Beers sono state premiate a Firenze dal segretario generale Unionbirrai Simone Monetti e alla presenza degli sponsor del concorso, in un evento che ha visto anche la presentazione del Report 2022 “Birra artigianale, filiera e mercati”.
Maggiori informazioni sul concorso BdA – Fruit&Herb Beers sono sul sito www.birradellanno.it, sui social Unionbirrai e su www.unionbirrai.it/it/