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Il grande rosso che non conosce crisi arriva al Vinitaly con 67 aziende per confermare il momento positivo e presentare i nuovi progetti. Il primo lo vede impegnato insieme a un altro dei marchi più importanti dell’enologia italiana: il Franciacorta. Lunedì 7 aprile alle 12 al PalaExpo – Padiglione Lombardia i due Consorzi presenteranno le azioni sinergiche e complementari di promozione all’estero.

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 Per il Presidente Fabrizio Bindocci «è un accordo importante che ci vede impegnati per la prima volta insieme nell’unire forze e competenze in una strategia comune. Credo che, al di là delle “caratteristiche enologiche”, siano molti gli elementi che ci accomunano con il Franciacorta: i produttori di entrambi i territorio hanno saputo investire nei mercati giusti e proporre un prodotto riconoscibile. A ciò si deve aggiungere l’esperienza e la capacità dei produttori che nel tempo hanno trasformato la forza del territorio e la sua tipicità in un sistema unico ed irripetibile. Così questi due brand sono diventanti dei modelli vincenti».

 Il giorno successivo, alle 15, lo stand del Consorzio (Padiglione 9, B6) accoglierà anche un altro appuntamento importante: la presentazione del Premio Giulio Gambelli 2015, conferito al miglior enologo italiano under 35 dell’anno dall’ASET – Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di blogger IGP – I Giovani Promettenti. Il premio, istituito nel 2012 in memoria del grande maestro del Sangiovese, viene attribuito ogni anno in occasione delle anteprime dei grandi consorzi vitivinicoli toscani e, nel 2015, sarà il turno del Consorzio del Brunello.

 Ma il vero, grande e unico protagonista di questa edizione del Vinitaly sarà ovviamente il vino: in degustazione le annate 2009 del Brunello e la Riserva 2008, il 2012 del Rosso, il Moscadello e il Sant’Antimo.

 Il 2009 è un Brunello elegante, piacevole e con tannini morbidi, adatto a rispondere alle richieste di un mercato che si rivolge sempre più alla qualità. I vini – presentati ufficialmente a febbraio durante Benvenuto Brunello – hanno già fatto il giro del mondo e degustati da esperti sommelier, enologi, giornalisti ed appassionati. Il Consorzio è infatti volato prima a New York e Los Angeles, poi a Toronto e Montréal e infine al ProWein di Düsseldorf, ottenendo grandi riconoscimenti da parte degli esperti che hanno assaggiato le annate immesse sul mercato.

 “Il Brunello 2009 è stravaganza …” ha commentato Jeff Porter, Wine Director dei ristoranti di Joe e Lidia Bastianich di New York quando ha assaggiato l’annata 2009 nell’anteprima americana di Benvenuto Brunello. Dal Canada sono arrivati i commenti di Igor Ryjenkov, primo Master of Wine del Canada e attualmente consulente per LCBO (Monopolio dell’Ontario): “c’è grande interesse per il Brunello tra i consumatori, conoscitori e appassionati di questo vino, già confermato sul mercato. Si tratta di un prodotto prestigioso, rispettato sui mercati” e di Romain Gruson, Presidente dell’associazione sommelier Canada: “i Brunello assaggiati sono eleganti ed equilibrati, con aromi di frutta, tannini integrati e finale lungo”.

 Anche il Rosso di Montalcino sta confermando il suo momento d’oro, puntando sulla forte personalità e prontezza nella bevibilità, che lo configurano come un altro grande rosso toscano. È un vino che unisce complessità e “istinto”, capace di valorizzare le caratteristiche del sangiovese, declinate in una veste più “giovanile” e versatile, molto adatta anche alla ristorazione.

 Il vino è quindi per il territorio un volano di crescita imprenditoriale ed economica e un attrattore di investimenti, sia interno sia esterni, e i numeri lo dimostrano: 67% di export nel 2013, con gli USA passati dal 25% al 28%. In crescita anche il giro d’affari del settore enoturistico a Montalcino (ristoranti, alberghi, enoteche, ecc.), che ha chiuso il 2013 con un +5% (oltre 30 milioni nel 2013). + 6% anche delle presenze di turisti nel 2013, sia italiani sia stranieri.

I produttori dei vini di Montalcino sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt.

 Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.

 Ufficio Stampa – Mailander

Bruno Caprioli T +39 335 5901402

Chiara Ferraro T +39 345 0059935

Damir Biuklic T +39 3476823883

 

 

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