La filiale Nespresso della multinazionale svizzera di Nestlé ha chiuso il 2010 con un fatturato di 3,2 miliardi di franchi svizzeri. E’ quanto comunicato dall’amministratore delegato Richard Girardot in occasione del venticinquesimo anniversario del noto marchio di capsule di caffè. Per il 2011 Girardot prevede di superare i 3,5 miliardi di franchi di fatturato e di aprire una cinquantina di nuovi negozi (boutiques). Tra le sue fonti di preoccupazione, l’AD della società ha parlato anche dei prezzi del caffè Nespresso e delle difficoltà di approvvigionamento per i chicchi di caffè di alta qualità.
“Ci sarà probabilmente ancora un aumento dei nostri prezzi”, ha detto Mr. Girardot. Ai primi di marzo, il prezzo futures di Arabica hanno toccato il massimo da 34 anni. La domanda di cialde di caffè è cresciuta notevolmente negli ultimi anni e ciò ha favorito la proliferazione di prodotti e marche concorrenti che operano su macchine diverse, come ad esempio Senseo, Sara Lee USA o Tassimo Kraft Foods. “Per ora, il caffè pre-dosato è circa l’8% del mercato totale del coffè, ma potrebbe raddoppiare in dieci anni”, ha dichiarato Richard Girardot. Nel frattempo sono emersi diversi prodotti concorrenti che sono compatibili con le macchine Nespresso. Nestlé è stata costretta a fare causa contro i produttori di capsule compatibili Nespresso, come Sara Lee, Denner, Ethical Coffee. Quest’ultima è una società guidata da Paul Gaillard, l’ex capo della Nespresso
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