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Caffè vietato nelle scuole della Corea del Sud: nel mondo è battaglia contro la caffeina


Indispensabile per poter davvero avviare la mente al mattino, una tazza di caffè è quello a cui la maggior parte della popolazione mondiale ricorre quando necessita di una spinta importante. Non dovrebbe essere così, però, per i più giovani, al centro di una campagna di sensibilizzazione contro gli effetti negativi della caffeina, che sta coinvolgendo mercati importanti come Corea del Sud e Regno Unito. Caffè e bibite energetiche saranno infatti vietate ai minori e nelle scuole, per combattere l’eccessivo consumo di caffeina: soltanto a gennaio, un venticinquenne inglese si è tolto la vita a causa della dipendenza che lo portava a consumare 25 lattine di energy drink al giorno.

 



 

La Corea del Sud introdurrà una nuova legge che vieterà la vendita di caffè e bevande caffeinate nelle scuole del paese, per tentare di allontanare gli studenti da un consumo eccessivo di caffeina. Il divieto sarà esteso anche agli insegnanti, rendendo quindi gli istituti scolastici delle vere e proprie zone franche dalla caffeina. Nulla impedisce ai soggetti di attraversare la strada per raggiungere il negozio più vicino, chiaramente, ma si tratta del primo sforzo prodotto dal Ministro della Salute coreano per aiutare i bambini e i giovani a rincorrere un’alimentazione più sana, dopo svariati casi di studenti che eccedevano con il consumo di caffeina specialmente in periodo di esami. Il campanello d’allarme era già suonato nel 2012, quando una ricerca condotta su più di 5.400 studenti di liceo evidenziò che il 19% di questi consumava una o più tazze di caffè al giorno; più della metà degli intervistati beveva qualche bibita caffeinata per svegliarsi, pur essendo consapevole dei danni conseguenti.

Dal 14 settembre sarà quindi esecutiva la legge proposta dal giurista Kim Sang-hee, che ha più volte segnalato come “conoscere le complicazioni legate all’abuso di caffeina non è sufficiente perché i giovani non ne consumino. Sono ancora nella fase in cui pensano di doverne assumere per forza”. Secondo l’Accademia Americana dei Pediatri, la caffeina è collegata a un discreto numero di effetti dannosi per la salute dei più giovani, incluso lo sviluppo errato del sistema neurologico e di quello cardiovascolare. A detta dei membri, “in generale i giovani dovrebbero evitare qualsiasi bevanda con caffeina, inclusa la semplice soda”.

Sulla stessa lunghezza d’onda quindi la richiesta della parlamentare britannica Maria Caulfield, riguardante il divieto di vendita degli energy drinks ai minori di sedici anni. Nel 2014 uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva rivelato come il consumo di queste bevande energetiche, per quanto magari efficaci nell’immediato, fosse in realtà foriero di importanti danni al sistema nervoso e addirittura creasse dipendenza. Il connubio tra caffeina e zucchero (in una lattina è presente l’equivalente di 17 zollette…) rappresenta la minaccia maggiore per la salute dei consumatori: obesità e diabete di tipo 2, sovra-stimolazione del sistema nervoso son solo alcuni dei possibili effetti.

Una mossa di forza quindi, considerando il consumo spesso spropositato che i giovani fanno di Red Bull e simili, specialmente quando mescolate con alcool. Per svegliarsi, che sia in Corea o in Gran Bretagna, bisognerà tornare alla cara vecchia lavata di viso con acqua gelata.

Fonti: the Guardian, CNN

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